ROMA – “Siamo all’assurdo. Mentre si scopre che terroristi, sospettati di barbarie, vengono rilasciati più o meno per un cavillo giuridico, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata apre un procedimento a carico del collega Simone Di Meo, reo di aver rivelato atti di indagine”.
Ad affermarlo è l’Ordine nazionale dei giornalisti, che spiega: “Di Meo ha la ‘colpa’ di essersi occupato di Maria Giulia Sergio, una italiana convertitasi all’Islam e che, successivamente, ha scelto di combattere nella fila dell’Isis, con il nome di Fatima, tanto che la Procura di Milano vuole a suo carico un processo”.
“Averlo rivelato – incalza l’Odg – costa una accusa incomprensibile a Di Meo, al quale va la solidarietà dell’Ordine nazionale dei giornalisti”.
Chi è Simone Di Meo
Laureato in Scienze della Comunicazione, scrive per “Il Sole24”, “Panorama” e “Il Giornale”. Si occupa di criminalità organizzata, terrorismo, politica, giustizia e intelligence.
Ha pubblicato per Imprimatur, Newton Compton, Ponte alle Grazie e Rubbettino.