KAMPALA (Uganda) – Il tribunale ugandese ha ordinato oggi la libertà su cauzione dell’attivista Norman Tumuhimbise e della giornalista Farida Bikobere, entrambi accusati del reato di cyberstalking ai danni del presidente, Yoweri Museveni.
Tumuhimbise, alla guida del gruppo di pressione, il movimento alternativo, il 10 marzo è stato arrestato con altri otto giornalisti tra i quali Bikobere, che lavora con lui alla piattaforma online Digitaltalk Tv.
Il 36enne aveva in programma di presentare il 30 marzo un libro critico nei confronti del presidente ugandese. La corte ha rilasciato i due dietro pagamento in contanti di 500.000 scellini ugandesi, equivalenti a 126 euro, come ha detto all’agenzia Afp Nalukoola Luyimbazi, loro legale.
Gli altri giornalisti arrestati sono stati liberati senza accuse. Secondo i documenti giudiziari, l’accusa sostiene che Tumuhimbise e Bikobere abbiano fatto ricorso alla loro piattaforma online per trasmettere «una comunicazione offensiva … diretta contro la persona del presidente dell’Uganda». (ansa/afp)