NEW YORK (Stati Uniti) – News Corp ha speso altri 46 milioni di dollari nel suo primo trimestre fiscale per le indagini su una serie di scandali legati alle intercettazioni presumibilmente svolte all’interno dell’ormai defunto tabloid britannico – News of the world – che il colosso di Rupert Murdoch possedeva. Nello stesso periodo dell’anno scorso aveva speso 34 milioni di dollari.
Da quando il caso è emerso nel 2011, il gruppo ha versato 400 milioni di dollari per gestire le accuse di accesso illegale da parte dei suoi giornalisti a computer e telefoni, di pagamenti di mazzette a funzionari per ottenere scoop e di riciclaggio di denaro. Vari ex manager della società editoriale sono protagonisti di processi a Londra ma nessuno di loro si è detto colpevole.
Quanto ai conti, nei tre mesi terminati a marzo la società ha registrato profitti migliori delle attese anche se sono stati frenati da fluttuazioni valutarie e dal declino costante di inserzioni pubblicitarie e di vendite di quotidiani locali. Gli utili netti sono arrivati a quota 48 milioni di dollari (8 centesimi), in calo dell’85% dai 323 milioni (56 centesimi per azione) del primo trimestre del 2013, quando furono sostenuti dalla vendita della quota nell’operatore tv neozelandese Sky Network Television.
Gli analisti si aspettavano utili per tre centesimi ad azione. Al netto di voci straordinarie il dato è salito del 4% a 175 milioni. I ricavi sono scesi del 5% a 2,08 miliardi di dollari complice una contrazione del 10% degli introiti pubblicitari sulla carta stampata e del 5% del fatturato da vendite e abbonamenti.
L’utile prima degli interessi passivi, imposte e ammortamenti nella divisione dei quotidiani è sceso del 12% a 146 milioni di dollari con ricavi in calo del 9% a 1,49 miliardi. Sono invece cresciuti del 14% i ricavi nella divisione libri (Harper Collins) grazie alla trilogia “Divergent” di Veronica Roth. L’Ebitda è salito dell’83% a 53 milioni. Nel business della tv via cavo, l’Ebitda è salito dell’8% a 27 milioni di dollari. (TMNews)
Le intercettazioni illegali dell’ormai defunto tabloid “News of the world”