CAGLIARI – Sono preoccupati per la sorte degli addetti stampa delle aziende sanitarie sarde, l’Ordine e il Sindacato dei giornalisti della Sardegna, figure professionali e posti di lavoro che andrebbero a scomparire con la creazione dell’Asur, l’Azienda sanitaria unica regionale.
“L’informazione ai cittadini, trasparente, tempestiva e professionale, è elemento indispensabile – affermano Ordine e Assostampa sardi – per una politica sanitaria moderna. Dal caso di Ebola a Sassari alle azioni contro la peste suina, dalle campagne di prevenzione agli standard di efficienza dei servizi: sono molti i temi su cui ogni giorno un’opinione pubblica adulta ha necessità e diritto di essere coinvolta”.
“In questi giorni il Consiglio regionale costruisce la Asl unica, – spiegano Odg e Assostampa – un soggetto protagonista delle politiche sanitarie del futuro: Ordine dei Giornalisti della Sardegna e Assostampa sarda auspicano con forza che la riforma sia un’occasione per dare prospettive ai giornalisti che fino a oggi hanno garantito l’informazione da parte delle aziende locali. Cancellarne il ruolo, dimenticarne l’impegno non danneggerebbe solo loro e le loro famiglie, ma anche i tantissimi giornalisti sardi che vogliono dare conto in modo completo di quanto accade in ambito sanitario, l’opinione pubblica sarda in generale e soprattutto la azienda sanitaria unica e chi la dirigerà. Si è scelto con coraggio e saggezza politica di creare un grande soggetto strategico: sarebbe uno spreco farlo nascere muto”.
Odg e Assostampa: “La riforma sia occasione per dare prospettive non per cancellarli”