Oggi ad Arzachena il lancio del dvd solidale dedicato al disastro del 18 novembre

Sardegna: #18Undici, i giornalisti per l’alluvione

Foto di Alessandra Chergia, tra le tante del reportage #18Undici

Foto di Alessandra Chergia, tra le tante del reportage #18Undici

ARZACHENA (Olbia) – La disperazione, il dolore, lo sconforto e la rabbia di chi si è visto portare via ogni cosa dalla furia dell’acqua, ha assistito impotente alla devastazione della propria casa e del proprio paese, ma anche di chi ha visto scomparire nel fango un amico o un parente, vittime di una natura violenta che in pochi minuti ha devastato la Sardegna. Sono le storie e le testimonianze raccolte nel Dvd “#18Undici – Dal fango alla speranza”, realizzato da un comitato di giornalisti e dedicato all’alluvione che il 18 novembre dello scorso anno ha seminato morte e distruzione nell’isola.
Il Dvd – oggi, alle 19, il lancio ufficiale ad Arzachena – interattivo e multimediale, è un reportage collettivo che racconta attraverso immagini, filmati, interviste e approfondimenti, il dramma vissuto dagli abitanti della Gallura, del Nuorese e dell’Oristanese dalle prime ore dopo il passaggio del ciclone Cleopatra fino alle opere di ricostruzione. Ma #18Undici non è solo un Dvd in cui vengono messi a fuoco i danni perchè è soprattutto una iniziativa benefica: il ricavato della vendita servirà per finanziare un’opera di ricostruzione. “Inizialmente il progetto non aveva un nome preciso e anche l’idea era confusa. Di molto chiaro c’era un sentimento che col passare dei giorni si è fatto più forte: anche noi giornalisti, che nei giorni dell’alluvione abbiamo trascorso settimane in mezzo alla gente disperata, sentivamo il desiderio di fare qualcosa per le famiglie rimaste senza casa e senza vestiti. Abbiamo lavorato tanto, ma ci sembrava insufficiente – ha spiegato Nicola Pinna di La Stampa, uno dei 25 cronisti di varie testate, Tg1, Tg3, TgR Sardegna, SkyTg24 e Videolina, che ha contribuito al progetto – Di fronte alle squadre di ragazzini armati di badile ci sentivamo spettatori inopportuni, ma in quel momento il nostro dovere era raccogliere testimonianze e continuare a tenere alta l’attenzione verso la tragedia sarda. Poi, però, abbiamo deciso che avremmo fatto qualcosa di utile. E abbiamo sfruttato ciò che sappiamo fare meglio”.
L’iniziativa ha una doppia finalità: da un lato raccogliere fondi, dall’altro dare un contributo alla memoria collettiva, per non dimenticare quello che è avvenuto in quei terribili giorni in cui 18 persone persero la vita. Ma il progetto è ancora all’inizio.
“In corso d’opera #18Undici è diventato un comitato che si trasformerà in una casa comune di tutti i giornalisti che vogliono sposare la causa – ha sottolineato ancora Pinna – Un osservatorio che non spegnerà mai le luci per verificare che la ricostruzione si faccia, e possibilmente bene, ma anche per vigilare affinchè le regole della natura non siano calpestate col cemento”. (Ansa)

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