CAGLIARI – Gli ex dipendenti di Sardegna 1 Tv scrivono alla Seconda commissione del Consiglio regionale sardo che ha concluso, la scorsa settimana, la discussione generale sulla proposta di legge bipartisan per l’editoria con cui la Regione potrebbe destinare 3 milioni di euro all’anno fino al 2016 (a cominciare dal 2014) al sistema dell’emittenza televisiva locale.
“Sardegna 1 ci ha licenziato, – denunciano gli ex dipendenti – non ha ancora pagato cinque mensilità arretrate, i tfr ed altre spettanze legate ai licenziamenti, ma ha tutti i requisiti per partecipare al bando”.
“Fra i requisiti necessari per accedere ai finanziamenti, la proposta di legge prevede che l’emittente tv debba avere in organico almeno due giornalisti e un direttore – scrivono gli ex dipendenti –, curiosamente proprio la situazione nella quale si trova Sardegna 1 dopo aver licenziato 12 dipendenti e, tra questi, quattro giornalisti (altri tre si sono dimessi al termine della lunga vertenza). Per la politica sarda non è successo niente: Sardegna 1 ha dimezzato il personale, i lavoratori hanno condotto una lunga battaglia per portare all’attenzione dell’opinione pubblica una questione che dovrebbe riguardare anche il pluralismo dell’informazione e quindi la politica, ma per il Palazzo di via Roma va tutto bene”.
Gli ex dipendenti al Consiglio regionale: “L’emittente non può partecipare al bando”