CAGLIARI – Prime lettere di licenziamento ai lavoratori dell’emittente Sardegna 1, ceduta il 5 agosto scorso dall’imprenditore Giorgio Mazzella, presidente della Banca di Credito Sardo (Gruppo Intesa) al proprio dipendente Sandro Crisponi, per la cifra simbolica di 4mila euro.
L’Associazione della Stampa Sarda e la Slc Cgil di Cagliari denunciano che, così, “si avvia a conclusione una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri e che, inutilmente, ma con forza, i lavoratori di Sardegna 1 hanno in tutte le sedi tentato di portare all’attenzione dell’opinione pubblica, della politica e delle istituzioni”.
A giudizio dei sindacati, inoltre, “sconcertano la totale distrazione della politica e la mancanza di qualsiasi presa di posizione da parte della nuova Giunta regionale”. L’azienda aveva, infatti, annunciato il licenziamento collettivo di dodici dipendenti fra giornalisti, tecnici e amministrativi e le prime tre lettere sono arrivate nella tarda mattinata di venerdì a due tecnici e a un amministrativo.
“Il dimezzamento di Sardegna Uno voluto dalla nuova proprietà – sottolineano Assostampa Sarda ed Slc Cgil – procede speditamente nell’indifferenza generale: finito il momento della solidarietà, inizia quello dell’occupazione dei posti e delle attività appaltate a collaboratori esterni”.
L’azienda ha 120 giorni di tempo per completare la riduzione del personale, alla quale i lavoratori si erano opposti con un lunghissimo sciopero, astenendosi dal lavoro continuativamente dal 17 gennaio e manifestando anche durante la campagna elettorale per le regionali. Ora alcuni dipendenti sono tornati al lavoro, ma l’azienda li ha mandati in ferie.
Arrivate le prime tre lettere di licenziamento, l’azienda appalta le attività all’esterno