SAN MARINO (Repubblica di San Marino) – La sedicente cellula di “Anonymous San Marino” torna a colpire. Questa volta il gruppo di hacker ha preso di mira il Governo della Repubblica di San Marino, pubblicando su una pagina Facebook presunti atti giudiziari (la cosiddetta ordinanza Morsiani) e alcune schermate di sms intercorsi tra una ventina di politici della Serenissima.
Oltre ai politici, tra le persone coinvolte nell’operazione di Anonymous risultano esservi tre giornalisti, due quali appartenenti al locale servizio radiotelevisivo San Marino RTV, qualificati dal gruppo internazionale di hacker come “analisti” della pagina del noto social.
Riguardo ai contenuti pubblicati sulla pagina di Anonymous, su cui, a seguito di alcune denunce, indaga la locale Gendarmeria, subito si è mosso il Consiglio Direttivo della Consulta, il locale Ordine dei giornalisti, che ha prontamente condannato l’accaduto definendolo “dossieraggio”, e confermando la “vicinanza ai colleghi colpiti dalle segnalazioni anonime”.
Se è vero che di queste affermazioni nessuno è in grado di garantire l’attendibilità, è vero anche che la neonata pagina Facebook “Anonymous San Marino”, peraltro subito sparita dal web, un risultato, però, lo ha già ottenuto: quello di sollecitare le peggiori curiosità, alimentando un clima già molto presente, di generale sfiducia nelle istituzioni e nella politica nostrana.
Clima del quale, in questo momento di grande crisi istituzionale ed economica, la Repubblica non ha proprio bisogno. (giornalistitalia.it)
Anche 3 giornalisti coinvolti dal gruppo di hacker. La Consulta: “Dossieraggio”