SAN MARINO – “Un’ingerenza inaccettabile”. Il presidente della Consulta per l’Informazione di San Marino, Luca Pelliccioni, definisce, così, gli emendamenti al Codice Deontologico degli operatori dell’informazione approvati dal Consiglio Grande e Generale della Repubblica del Titano.
In una lettera ai Capitani Reggenti, al Segretario di Stato all’Informazione ed ai Consiglieri della Repubblica di San Marino, Pelliccioni ricorda, infatti, che la legge 211/2014 in tema di “stampa ed editoria” mette in capo alla Consulta per l’Informazione il compito di “elaborare ed approvare il Codice Deontologico degli operatori dell’informazione e promuovere successive eventuali modifiche ed aggiornamenti”. Legge che che prevede anche che il “Codice Deontologico sia adottato con decreto delegato”, mentre la legge sulla stampa, all’articolo 8, prebende che “Il Codice Deontologico viene elaborato ed approvato dalla Consulta ed è adottato con decreto delegato su proposta della Consulta”.
“Considerando questi articoli e le rassicurazioni di non modifica nella relazione al progetto di legge, la correttezza politico-istituzionale e la lungimiranza etica avrebbero dovuto suggerire – denuncia Pelliccioni – l’approvazione del Codice come presentato dagli operatori dell’informazione”.
“Una categoria – ricorda il presidente della Consulta dell’Informazione sammarinese – la cui libertà d’azione – sancita, quella di opinione ed espressione, tra i diritti fondamentali dell’uomo – è già stata messa in discussione nel recente passato e che non può e non deve essere attentata, né ora né mai”.
Il Direttivo della Consulta per l’Informazione, nel testo approvato in aula, riscontra “un’ingerenza politica nella dignità dell’autonomia dei professionisti del settore”.
La Consulta annuncia, quindi, che nei prossimi giorni entrerà nel merito degli emendamenti approvati che “snaturano il Codice Deontologico” e segnalerà l’accaduto all’Ordine dei giornalisti italiano ed al Commissario per i Diritti Umani. “Troppo importante – conclude il Direttivo della Consulta – è garantire il diritto ad a una libera informazione, a tutela dei professionisti che operano nel settore e di u3opinione pubblica che attraverso il loro operato si alimenta e si forma”.
Anche la redazione giornalistica di San Marino Rtv esprime “rammarico riguardo al modus operandi con il quale il Consiglio Grande e Generale ha trattato la questione del Codice Deontologico degli Operatori dell’Informazione”. L’emittente televisiva sammarinese rileva, infatti, che “il testo, redatto dal Direttivo e approvato dall’Assemblea della Consulta per l’Informazione, non è stato subito ratificato – come da noi auspicato – ma discusso ed emendato prima di essere sottoposto a votazione ed infine approvato”.
I giornalisti di San Marino Rtv “non possono accettare che sia la politica a determinare o «vistare»regolamenti e procedure professionali e ricordano che come dipendenti di una consociata seguono e condividono il codice deontologico Rai. Confidano, infine, ci siano ancora margini per un ripensamento e si riuniranno in assemblea per discutere l’opportunità di iniziative a tutela della libertà di stampa”. (giornalistitalia.it)
Rtv San Marino: “Non tolleriamo condizionamenti o interferenze”
SAN MARINO – La Radiotelevisione di Stato della Repubblica di San Marino ha seguito con preoccupata attenzione il dibattito che si è svolto e che di fatto è andato a toccare alcuni elementi propri della libertà di stampa.
L’Azienda non può tollerare e non tollererà nessun tipo di condizionamento o di interferenza si dovesse mai manifestare da parte di nessun potere – forte e debole che sia, qualsiasi esso sia – volto a condizionare l’operato dei propri giornalisti e del loro impegno con il pubblico e per il servizio pubblico.
I giornalisti, gli operatori della informazione e tutto il personale della Rtv hanno da sempre come riferimento dovuto, apprezzato e condiviso il Codice deontologico Rai, oltre ai principi generali espressi nello statuto aziendale della San Marino Rtv. La Direzione Generale – che come noto é anche Direzione giornalistica del Tg – è da sempre con loro.
In un contesto che sarebbe stato peraltro e per molte ragioni più opportuno che si fosse limitato alla ratifica o meno del testo presentato dalla Consulta dei Giornalisti, bene ha fatto comunque il Segretario di Stato alla Informazione Podeschi a evidenziare in Consiglio Grande e Generale su quali basi si poggi in qualsiasi democrazia il principio della massima e assoluta autonomia della stampa.
Correttezza, professionalità, responsabilità sono gli strumenti e la garanzia della stampa in qualsiasi democrazia e come tali devono essere salvaguardati nell’interesse di tutti. “La nostra libertà – ha scritto un grande Presidente degli Stati Uniti d’America – dipende dalla libertà di stampa che non può essere limitata in alcun modo senza che vada perduta”.
La Direzione Generale della San Marino Rtv