MOSCA (Russia) – La giornalista e conduttrice televisiva Ksenia Sobchak, figura legata all’opposizione di piazza contro Vladimir Putin, ha deciso di lasciare temporaneamente la Russia, su raccomandazione dei servizi segreti.
Lo ha scritto il giornale “Kommersant”, secondo il quale la Sobchak ha annunciato la sua partenza in una cena dedicata al primo numero sotto la sua guida della rivista “L’Officiel”, lo scorso 13 marzo.
Stando ad alcune indiscrezioni stampa, subito smentite ufficialmente, la giornalista (figlia di quello che è considerato il “padrino” politico di Putin, l’ex sindaco di San Pietroburgo Anatoly Sobchak) sarebbe nella lista di oppositori da eliminare, stilata dagli assassini del politico assassinato a febbraio, Boris Nemtsov, e consegnata al Cremlino dai servizi segreti. Dopo la notizia, la giornalista aveva aumentato le sue misure di sicurezza.
La Sobchak ha partecipato attivamente alle proteste contro il ritorno di Putin al Cremlino tra il 2011 e il 2012.
Nell’ultima conferenza annuale del presidente, a dicembre, lo aveva interrogato sulle violazioni dei diritti umani in Cecenia. Proprio dalla Cecenia arriva il principale sospettato dell’omicidio di Nemtsov, l’ex ufficiale di polizia Zaur Dadayev. (Agi)
Come il politico assassinato, Ksenia Sobchak sarebbe tra i “nemici” da eliminare