Nominato da Papa Francesco è il primo laico ad essere chiamato a capo del dicastero

Ruffini Prefetto della Comunicazione vaticana

Paolo Ruffini

CITTA’ DEL VATICANO – È  Paolo Ruffini il nuovo Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Lo ha nominato Papa Francesco al posto del dimissionario mons. Dario Viganò, che lo scorso 21 marzo ha lasciato l’incarico a seguito della pubblicazione della lettera “personale e riservata” che Benedetto XVI gli aveva inviato e che era stata letta solo parzialmente. È la prima volta che un laico diventa capo dicastero in Vaticano.
Ruffini, finora direttore della rete televisiva della Conferenza Episcopale Italiana (TV2000), è nato a Palermo il 4 ottobre 1956, si è laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma ed è giornalista professionista dal 1979.  Dal 1986 è sposato con Maria Argenti.
Ha lavorato nei quotidiani Il Mattino di Napoli (1979-1986) e Il Messaggero di Roma (1986-1996); nel settore radiofonico: Giornale Radio Rai (1996-2002), Canale Gr Parlamento (1998-2002), Radio 1 (1999-2002), Inblu Radio (2014-2018); nella televisione: Rai3 (2002-2011), La 7 (2011-2014), Tv2000 (2014-2018).
Ha ricevuto diversi premi di giornalismo e ha preso parte a numerosi convegni di studio circa il ruolo dei cristiani nell’informazione, l’etica della comunicazione e i nuovi media.
Per il sottosegretario della Cei e presidente di Rete in Blu, don Ivan Maffeis, la nomina di Ruffini “valorizza un professionista di primo piano, che ha contribuito in maniera decisiva a far crescere Tv2000 e il Circuito radiofonico InBlu; un amico stimato, che ha saputo far squadra, paziente e lungimirante. Nel ringraziare il Santo Padre per questa fiducia, siamo certi di trovare nel dott. Ruffini un interlocutore prezioso per continuare una collaborazione fruttuosa a servizio della missione della Chiesa”.
In una dichiarazione al Sir, Paolo Ruffini ha affermato che “gli anni a Tv2000 sono stati per me un cammino bellissimo, entusiasmante, fatto con persone straordinarie. Per questo ringrazio i vertici della Chiesa italiana che mi hanno chiamato, dato fiducia e sostenuto. E ringrazio tutti i colleghi, a cominciare da Lucio Brunelli, il direttore delle news, che lo hanno reso possibile, e reale, ogni giorno. Sono stati giorni e anni che non dimenticherò mai”.
“Con l’aiuto ed il sostegno della Cei e della Chiesa tutta – ha aggiunto Ruffini – abbiamo fatto crescere una bella tv, una bella radio, un bell’universo web e social, una bella alternativa, sempre più condivisa, ad una comunicazione troppo spesso fondata su ciò che bello non è. Sono certo che questo cammino continuerà in futuro con ancora più forza”.
“Quanto a me, – ha aggiunto Ruffini – mi è capitato molte volte, nella vita, di dover cambiare ruolo. Di dover ricominciare. Sempre in maniera non prevista. Ma questa è la più imprevista di tutte. Quella di Papa Francesco è stata una chiamata che mi ha sorpreso, che non mi aspettavo, per un compito così grande da essere anche misura e ammonimento costante della mia personale piccolezza. Di fronte a questa chiamata potrò sempre e solo esprimere la mia gratitudine. E mettere a disposizione di un disegno più grande tutto il mio impegno, tutto quel che so e tutto quel che sono”. (giornalistitalia.it)

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