ROMA – Confindustria Radio Televisioni, presieduta da Franco Siddi, esprime «stupore e disappunto» rispetto al comunicato stampa emesso ieri da Agcom che preannuncia provvedimenti sanzionatori nei confronti delle emittenti Rai, Mediaset, La7 e Sky per presunta violazione delle norme della par condicio, peraltro non preceduto da alcuna comunicazione formale alle aziende interessate.
Il Consiglio dell’Agcom, infatti, ha reso noto di avere «esaminato i dati di monitoraggio relativi al periodo dal 18 al 23 settembre, dopo che, nella seduta del 21 settembre, l’Autorità aveva impartito alle medesime emittenti degli ordini di riequilibro in merito al rispetto dei parametri vigenti per le varie testate editoriali».
Secondo l’Agcom, «nonostante lo sforzo compiuto dalla maggior parte delle emittenti, sono stati riscontrati diversi scostamenti nei tempi di parola, sia in termini di sottorappresentazione che di sovrarappresentazione, fruiti da ciascun soggetto politico. Pertanto, il Consiglio, all’unanimità, ha dato mandato agli uffici di avviare i procedimenti sanzionatori nei confronti di Rai, Rti, La7 e Sky».
Confindustria Radio Tv e le singole emittenti hanno, più volte, rappresentato «quanto anacronistica sia la norma in oggetto che obbliga le sole emittenti televisive ad una gestione rigida e legata alla mera valutazione aritmetica dei “tempi di parola” concessi alle forze politiche nel corso delle tornate elettorali, rispetto a quanto previsto per tutti gli altri media, non sottoposti ad alcun vincolo normativo».
«Le emittenti – sottolinea Confindustria Radio Tv – hanno svolto un fondamentale ruolo informativo assicurando, anche in piena estate, uno straordinario sforzo editoriale e produttivo proprio al fine di assicurare ai cittadini la informazione più ampia ed equilibrata, coerentemente ai principi del pluralismo e in linea con le libere valutazioni editoriali delle testate giornalistiche. Impegno reso possibile grazie al lavoro di tutti i professionisti che, in ogni ambito, con dedizione, diligenza e passione operano nelle nostre aziende. E che ha ottenuto un riscontro assolutamente positivo da parte del pubblico come testimoniano, tra l’altro, i dati di ascolto».
Confindustria Radio Tv esprime il proprio «rammarico nel registrare la riproposizione di atteggiamenti di chiusura nei confronti del nostro settore, unico a garantire un’informazione qualificata e responsabile, elemento caratterizzante e fondamentale del nostro rapporto con gli utenti».
Crtv e le singole emittenti annunciano che «valuteranno il contenuto specifico delle contestazioni anticipate, inopinatamente, a mezzo stampa e predisporranno tutte le risposte necessarie a propria tutela».
Nel commentare la notizia, il direttore del Tg de La7, Enrico Mentana, ha ricordato che «noi facciamo il nostro lavoro che è il giornalismo e non il bilancino del farmacista. Bilancino che male viene utilizzato da chi è nominato dalle forze politiche e dal Parlamento e che dovrebbe guardarsi allo specchio prima di emettere sanzioni».
«Mi sento di parlare – ha aggiunto Mentana – non solo a nome di La7. Non insegnateci a fare il nostro lavoro. Se ci sono squilibri evidenti parliamone, se qualcuno non fa il suo lavoro con disciplina e onore è un conto, ma fare questo tipo di affermazioni è singolare» (giornalistitalia.it)
Confindustria Radio Tv e Mentana contestano le annunciate sanzioni a Rai, Rti, La7 e Sky