ANKARA (Turchia) – Un tribunale in Turchia ha rilasciato un famoso giornalista, ma ha disposto l’arresto di suo fratello, un accademico, dopo che la loro detenzione nell’inchiesta sul fallito golpe del 15 luglio aveva innescato una campagna internazionale per la loro liberazione.
Il giornalista e scrittore Ahmet Altan e suo fratello, il professor Mehmet Altan, erano stati arrestati il 10 settembre, due tra le più autorevoli figure arrestate nella discussa repressione seguita al colpo di stato non andato a segno. La corte di Istanbul ha disposto l’arresto per Mehmet Altan prima del processo, con l’accusa di “tentativo di rimuovere il governo o tentativo di intralciarne il lavoro”, ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu.
È stato, inoltre, incriminato per “appartenenza a un’organizzazione terroristica”, con una chiara allusione al movimento del leader musulmano Fethullah Gulen. Il gruppo di Gulen è accusato di aver lanciato il fallito golpe, ma il predicatore – che vive in esilio – nega ogni accusa e non perde occasione di ironizzare sull’inserimento di Ankara del suo movimento nella lista delle organizzazioni terroristiche.
Ahmet Altan ha scritto per alcuni dei più noti quotidiani turchi, compresi Hurriyet e Milliyet, e ha fondato il quotidiano di opposizione Taraf. Suo fratello ha scritto diversi libri sulla politica turca. Anche se rilasciato, Ahmet Altan è stato messo sotto “controllo giudiziario” e gli è stato proibito di lasciare il Paese. (Askanews/Afp)
In carcere dal 10 settembre con l’accusa di complicità nel fallito golpe in Turchia