ROMA – «L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi) sta attraversando una grave crisi finanziaria dovuta, soprattutto, al vertiginoso calo di iscritti alla gestione principale, minata dalle vicende del sempre più precario lavoro nel mondo dell’informazione».
Lo afferma il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti che «con compatta determinazione ritiene indispensabile proseguire ed accelerare il percorso già avviato anche per l’ampliamento della base contributiva. E sollecita, altresì, il Governo ad affrontare una complessa realtà previdenziale che insidia perfino il cardine costituzionale della libertà di stampa».
«Il Cnog – è scritto nel documento approvato dal Cnog in seduta plenaria – ribadisce con unitaria energia la necessità di garantire l’autonomia dell’Istituto, cioè di tutti i giornalisti. Allo stesso modo sottolinea l’importanza di politiche che affermino criteri di equità e sostenibilità sociale, con particolare attenzione alle fasce più deboli della categoria».
Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti «chiede che Governo e Parlamento individuino misure strutturali opportune a garantire al giornalismo prestazioni previdenziali e di welfare. Misure che andrebbero coniugate con politiche di sostegno all’editoria».
L’Ordine dei giornalisti, infine, «torna al contempo ad invitare il Parlamento a ridefinire il perimetro della professione, riformando, secondo auspici più volte ribaditi, la legge 69/1963, palesemente inadeguata». (giornalistitalia.it)
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