ROMA – Prorogata di un anno la validità del percorso di “ricongiungimento” per i pubblicisti iscritti all’Ordine dei giornalisti da almeno 5 anni che intendono accedere all’esame di idoneità professionale. Potranno dunque presentare la domanda di iscrizione tutti i giornalisti pubblicisti che avranno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2020. Lo ha deciso il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti prorogando la validità del percorso, approvato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti il 13 dicembre 2016 e modificato il 17 ottobre 2019.
Il percorso, ricordiamo, è stato varato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti per garantire l’accesso al professionismo di quei pubblicisti che esercitano l’attività giornalistica in maniera prevalente e sono titolari di rapporti di sistematica collaborazione retribuita con periodici e quotidiani stampati, audiovisivi, telematici e uffici stampa.
Una decisione dettata, naturalmente, dalla difficoltà a ottenere il praticantato aziendale previsto dalla legge n. 69 del 3 febbraio 1963.
Il “ricongiungimento” costituisce un percorso transitorio di accesso all’esame di idoneità professionale per un arco temporale, regolato da precise norme. Non è una generica sanatoria, non sostituisce i canali di accesso tradizionali (praticantato aziendale, riconoscimento d’ufficio, scuole di giornalismo, tutoraggio per i free-lance), né tantomeno interferisce con le norme che regolano il riconoscimento dei pubblicisti nei singoli Ordini regionali.
Dal punto di vista giuridico, il ricongiungimento si inserisce, infatti, nel solco dei criteri interpretativi dell’art. 34 della legge 69/1963 sull’iscrizione al registro dei praticanti.
Il corso telematico di 40 ore e il corso frontale di 8 ore non sono più obbligatori, ma volontari. Verificati i requisiti previsti, in caso positivo, l’iscrizione nel Registro dei praticanti avrà decorrenza retroattiva di 18 mesi consentendo all’aspirante professionista di partecipare all’esame di idoneità. (giornalistitalia.it)
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