MILANO – Ricardo Franco Levi è stato confermato presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), l’associazione di categoria degli editori che pubblicano libri, riviste scientifiche e prodotti di editoria digitale e che proprio quest’anno celebra i suoi 150 anni. Lo ha eletto oggi, 11 giugno, l’assemblea degli editori, riunita a Milano.
Giornalista con esperienza parlamentare e di governo nelle Istituzioni italiane ed europee, guiderà Aie per il prossimo biennio: “Quella della lettura, o, per essere più precisi, della mancanza di lettura, è una emergenza nazionale” ha sottolineato Levi nel suo intervento in assemblea.
La lettura è un’emergenza perché sono solo 60 su 100 gli italiani che leggono almeno un libro all’anno, e quasi nessuno in Europa fa peggio, con un “deprimente” indice di comprensione di un normale testo scritto. “Non stiamo parlando di noi. – ha aggiunto – Non stiamo parlando per noi. Stiamo parlando dell’Italia e per l’Italia. Non c’è, non abbiamo futuro se non mettiamo l’istruzione, la conoscenza, il sapere al centro dell’agenda politica nazionale. E se non ora quando?”.
“Vigileremo – ha aggiunto – con attenzione costante e determinazione per arrivare al varo di una credibile e sostanziosa politica per il libro e la lettura. Così come vigileremo a tutela del diritto d’autore: in Europa abbiamo vinto la prima battaglia ma un’altra, non meno impegnativa, ci aspetta in Italia per il recepimento della direttiva, per la traduzione in legge italiana di quanto approvato dall’Europa”.
L’assemblea ha eletto anche i presidenti dei gruppi (che ricoprono anche la carica di vicepresidenti dell’Aie) in cui è strutturata l’Associazione: Marco Tarò (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol) presidente del gruppo Editoria di varia, Andrea Angiolini (Il Mulino) presidente del gruppo Accademico professionale, Giovanni Bonfanti (Rizzoli Education) presidente del gruppo Educativo e Diego Guida (Guida Editori) presidente del gruppo Piccoli editori.
L’Aie ha tra i suoi compiti quelli di tutelare gli editori e favorirne la crescita professionale, di promuovere iniziative che contribuiscano alla diffusione del libro, della lettura, del diritto d’autore e della cultura italiana in Italia e nel mondo.
Levi ha annunciato una grande festa per i 150 anni dell’associazione, il prossimo 11 settembre a Roma, alla quale è stato invitato anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. “La sua presenza – ha spiegato Levi – costituirà il riconoscimento più alto del ruolo degli editori come soggetti attivi e protagonisti della società nazionale, dell’importanza che la Repubblica attribuisce, deve attribuire alla conoscenza, al sapere, al libro per lo sviluppo civile, sociale, economico del paese”.
Ricardo Franco Levi assicura che in futuro, “vigileremo con attenzione costante e determinazione per arrivare al varo di una credibile e sostanziosa politica per il libro e la lettura. Così come vigileremo a tutela del diritto d’autore: in Europa abbiamo vinto la prima battaglia, ma un’altra, non meno impegnativa, ci aspetta in Italia per il recepimento della direttiva, per la traduzione in legge italiana di quanto approvato dall’Europa”. Levi ha anche sottolineato l’importanza dell’invito all’Italia a partecipare nel 2021, quale Paese ospite d’onore, alla Fiera del libro di Parigi (non accadeva da oltre 20 anni) e nel 2023 alla grande Buchmesse di Francoforte (dopo oltre 30 anni), “segno e suggello del prestigio internazionale della nostra editoria”. (giornalistitalia.it)
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