BOLOGNA – Il direttore di Rete 7 spa e consigliere di amministrazione, Giovanni Mazzoni, ha respinto al tavolo istituzionale un’ipotesi di accordo di cassa integrazione in deroga che prevedesse la rotazione dei lavoratori e un piano di smaltimento di duemila giornate di ferie condiviso con le rappresentanze sindacali.
La Regione Emilia-Romagna ha sottolineato la necessità di legge di subordinare l’avvio della cassa integrazione a un piano di smaltimento ferie. Le organizzazioni sindacali (Aser, Fnsi, Slc-Cgil,
Fistel-Cisl e
Uilcom-Uil
) hanno chiesto un piano credibile e condiviso, a valle del quale avviare l’ammortizzatore sociale.
Mazzoni ha rifiutato la rotazione, che è stata applicata, invece, durante il contratto di solidarietà ancora in atto e senza problemi sull’organizzazione del lavoro. Nessuna disponibilità anche a discutere di uno smaltimento ferie che coinvolga tutti i lavoratori e che consenta di attivare la cassa integrazione il più tardi possibile.
Il direttore di Rete 7 ha posto la condizione non negoziabile dell’avvio della cassa integrazione in deroga già a partire dal 1º gennaio 2015, nonostante la disponibilità ministeriale limitata a soli cinque mesi di ammortizzatore per l’intero anno.
L’azienda si rifiuta di trattare sulla rotazione dei lavoratori e lo smaltimento delle ferie