Ogni settimana dal neo direttore una sorta di premio al giornalista che gli piace di più

Repubblica “stile” Fiat, 600 euro a scelta di Molinari

Maurizio Molinari, direttore del quotidiano “la Repubblica”

ROMA – E a Repubblica approda anche il “premio di produzione” (o di simpatia?). Il neo direttore Maurizio Molinari, arrivato a sostituire Verdelli nel giorno in cui la Exor della famiglia Agnelli ha acquisito il 60% delle quote azionarie di Gedi, editrice di Repubblica, ha istituito per i giornalisti “più brillanti” una sorta di premio di produzione del valore di 600 euro.
“Premio per il miglior giornalista della settimana” è, infatti, l’oggetto della comunicazione che il direttore Molinari ha inviato al corpo redazionale del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari.
“Cari colleghi – scrive Molinari nella sua lettera inviata lunedì 11 maggio – oggi è stato istituto un premio per il miglior giornalista della settimana. Il premio consiste in una R stilizzata con il nome del vincitore e un riconoscimento economico di 600 euro lordi in busta paga. Il premio verrà assegnato da me il lunedì mattina scegliendo fra le proposte che ogni responsabile di settore, in carta e digitale, può presentarmi entro il giovedì precedente”.
“Ogni giornalista, collaboratore e dipendente di Repubblica, – spiega l’ex direttore de “La Stampa”, passato a guidare il giornale della Gedi del presidente John Elkann, – può essere candidato e vincere il premio del direttore per chi ha svolto il proprio lavoro distinguendosi per qualità e professionalità”.
La notizia, a dir poco “curiosa”, è stata comunicata anche ai lettori dell’edizione online del sito di Repubblica fra le pagine della sezione Dossier.
Un “premio di produzione”, quello diretto ai giornalisti di Repubblica, che ricalca un percorso che già avviene in gran parte delle aziende controllate dalla Exor della famiglia Agnelli. Proprio la holding con sede fiscale in Olanda, infatti, ha elargito, negli ultimi due anni, premi di produzione in altre aziende – sue controllate, come la Fiat Chrysler e la Ferrari, – senza dimenticare i premi partita che finiscono nelle tasche di giocatori e staff della Juventus quando portano a casa buoni risultati. (giornalistitalia.it)

 

 

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