ROMA – Sette lettere, in dieci giorni, inviate al fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, da indirizzi esteri e contenenti polvere sospetta. L’ultima è arrivata ieri mattina nella sede centrale del quotidiano a Roma. È quanto denuncia lo stesso quotidiano targato Gedi, spiegando che all’interno del plico c’è di una busta grigia contenente un involucro di plastica, che non è stato ancora aperto. Allertati la Digos e i Vigili del fuoco.
Un nuovo episodio, dunque, di una serie di intimidazioni e minacce, anche di morte, iniziate lo scorso 15 gennaio e indirizzate ai lavoratori di Repubblica, al suo fondatore Scafari e al direttore Carlo Verdelli. Minacce sulle quali la procura di Roma ha avviato un’indagine.
«Un’altra tappa dell’escalation di minacce che hanno come bersaglio Repubblica, il suo fondatore Eugenio Scalfari e i suoi giornalisti. Intollerabile», è il commento del Comitato di redazione, che avverte: «Il Cdr fa e farà da scudo alla redazione, continuando a sostenere in tutte le sedi la battaglia civile e democratica combattuta quotidianamente dal giornale».
Al Comitato di redazione, alle giornaliste e ai giornalisti di Repubblica anche «la solidarietà e la vicinanza della Federazione nazionale della Stampa italiana». (giornalistitalia.it)
Un’altra lettera indirizzata al fondatore del quotidiano: è la settima in 10 giorni