Assurda e-mail con posta certificata del segretario generale alla testata on line newz.it

Reggio Calabria, l’intimidazione arriva dal Comune

Palazzo San Giorgio, sede del Municipio di Reggio Calabria

Palazzo San Giorgio, sede del Municipio di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Quando il tentativo di intimidire la stampa parte dall’amministrazione comunale, con posta certificata. Accade a Reggio Calabria, dove il giornalista Fabio Papalia, direttore responsabile del quotidiano online newz.it, ha ricevuto una  “comunicazione” dal segretario generale del Comune di Reggio Calabria, Giovanna Acquaviva, che lo scorso 29 settembre gli ha scritto: «A seguito della nota a firma dei rappresentanti della locale associazione Casa Pound, dal titolo “Clandestini coccolati Dipendenti abbandonati”, l’Amministrazione Comunale comunica di aver avviato le procedure per la verifica dei contenuti con essa pubblicati, ritenuti altamente diffamatori e lesivi dell’immagine dell’Ente, privi di alcun fondamento, oltrechè incitanti all’odio nei confronti di individui o gruppi. Con riserva di adire la competente Autorità Giudiziaria affinchè valuti eventuali profili di rilevanza penale in ordine al contenuto delle dichiarazioni rese”.
Nel rispondere al segretario generale del Comune, Papalia ha avvertito, innanzitutto, il dovere di precisare di aver riportato la notizia e le parti del comunicato “a nostro giudizio di interesse per i lettori, dopo aver avviato prontamente le procedure di verifica dei contenuti” e “constatato che vi era stata effettivamente una protesta, che uno striscione era stato effettivamente appeso su un ponte della città sotto al quale e sul quale giornalmente transita una considerevole quantità di reggini” e che, quindi, “vi erano tutti gli elementi per l’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito”.

L’articolo “incriminato”

L’articolo “incriminato”

“Nell’articolo da noi pubblicato – sottolinea Papalia – non ravviso contenuti diffamatori e lesivi per l’immagine dell’Ente, né incitanti all’odio nei confronti di individui o gruppi. Non vedo, quindi, di cosa abbia a dolersi con la nostra testata l’amministrazione comunale. Semmai sono io a dolermi della comunicazione che interpreto, nei toni e nella sostanza, come una intromissione dell’amministrazione comunale, che respingo con fermezza, nell’esercizio della libertà di stampa”.
“Piena solidarietà al collega Fabio Papalia”, viene espressa dal segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi, che all’Amministrazione comunale di Reggio Calabria rammenta che “uno degli atavici mali che affliggono questa città è proprio rappresentato dal disinvolto uso di questo tipo di linguaggio da parte di una burocrazia che, spesso, confonde le opinioni, condivisibile o meno, con il diritto-dovere dei giornalisti di esercitare il diritto di cronaca, informando i cittadini su quanto accade nella loro comunità”.
«La “minaccia” di “adire la competente Autorità Giudiziaria”, rivolta ad un giornalista che non fa altro che riportare una notizia, soprattutto in una città come Reggio Calabria non è, dunque, altro – prosegue Parisi – che una forma di intimidazione: fuori luogo, inopportuna e sbagliata”.
“Se la solerte funzionaria del Comune di Reggio Calabria, pagata per garantire funzionamento e legalità a Palazzo San Giorgio, ravvisa elementi di diffamazione, ha tutti gli strumenti di legge per far valere i propri diritti. In caso contrario, – conclude il segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria – eviti di mandare “segnali” ai giornalisti, ovvero a quanti sono quotidianamente impegnati a denunciare abusi, discriminazioni e illegalità che spesso, purtroppo, questa città in passato ha pesantemente subito proprio dagli “inquilini” del Palazzo che lei oggi ha la fortuna di occupare». (giornalistitalia.it)

2 commenti

  1. Ho sempre scritto che il Comune di Reggio è amministrato da inadeguati e presuntuosi e mi sembra ormai opinione consolidata. Ma mi sembra che molti dei rispondono a quei requisiti che, a parere del dott. Gratteri, li rendono molto più pericolosi e molesti per la comunità che non gli stessi politici.
    Insomma diciamo che gli uni e gli altri nel comune e soprattutto nel Palazzo del Municipio, si equivalgono in negativo.

  2. Giuseppe Eraclini

    Condivido pienamente quanto scrive Carlo Parisi, aggiungo inoltre che la segretaria “generale” del Comune, a tanti Reggini illustre sconosciuta, dovrebbe – come d’altronde il suo ruolo impone – occuparsi del buon funzionamento della burocrazia comunale che, ad oggi, per la sua lentezza ed inefficienza, sta distruggendo l’economia reggina.

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