MILANO– “Caro Presidente, i giornalisti di Rcs Periodici sono lieti di sapere che il gruppo ha chiuso il 2016 con un utile netto di 3,5 milioni (nel 2015 la perdita era di 175,7 milioni). Un buon risultato di Bilancio sicuramente, considerato l’andamento degli anni precedenti. Bilancio che attendiamo ci venga illustrato, come da previsione contrattuale, in tutte le sue voci e componenti di ricavi e di costi”. Si apre, così, la lettera aperta del Comitato di redazione Rcs Periodici al presidente e amministratore delegato Urbano Cairo.
“In attesa di conoscere più a fondo i numeri relativi all’anno in cui lei ha acquisito la proprietà del Gruppo, e le previsioni per il 2017, abbiamo appreso – aggiunge il Cdr – dell’assegnazione di 1 milione e 200 mila euro come premio di risultato ai dirigenti di prima fascia. Notizia che non risultava da alcuna comunicazione aziendale. Ma è stato davvero erogato, questo premio? E sulla base di quali indicatori e risultati è stata definita la cifra?”
“Di qualunque risultato si tratti, nessuno può negare – afferma il Cdr di Rcs Periodici – che l’obiettivo si sia raggiunto soprattutto attraverso il lavoro e l’impegno delle redazioni, cui è stato negato peraltro il premio fisso (pari a circa 0,07 milioni di euro) in nome del piano di risparmi”.
“Come lei sa bene, dal 2009 i giornalisti di Rcs periodici – ricorda il Cdr – subiscono stati di crisi senza soluzione di continuità. In particolare, dal 2016 siamo in cassa integrazione a rotazione, prima al 25% ora al 20,5%. E lo saremo fino al febbraio 2018. Un regime che incide pesantemente sulle nostre buste paga, e che dà all’azienda un risparmio sul costo del lavoro pari a 2 milioni 800mila euro l’anno”.
“Di fronte alla disponibilità dell’azienda di concedere premi ai dirigenti, per un principio di equità, che siamo certi non le sia indifferente, ci sembrerebbe corretta – ammonisce il Comitato di redazione – una riduzione della percentuale di cassa integrazione”.
Il Cdr chiede, quindi, a Cairo di “discuterne apertamente, in un incontro che contiamo possa tenersi in tempi molto brevi, e in cui vorremmo esporle anche le difficoltà delle redazioni nello svolgimento del proprio lavoro, nel rispetto dei tempi e con lo standard di qualità che ha sempre contraddistinto le testate Rcs, a causa di computer, sistema informatico e rete obsoleti e non aggiornati”.
“Sarà anche l’occasione – conclude il Cdr di Rcs Periodici – per conoscere le sue riflessioni e intenzioni rispetto alle nuove iniziative editoriali che tutti i giornalisti di Rcs Periodici attendono. Iniziative che, nell’ambito del prossimo piano industriale, possono costituire aggiuntive e preziose fonti di entrata e scongiurare definitivamente il ricorso a ulteriori stati di crisi”. (giornalistitalia.it)
Il Cdr scrive a Urbano Cairo dopo la chiusura del 2016 con un utile netto di 3,5 milioni