ROMA – La partita su Rai Way non è finita anche perché Fininvest si sarebbe detta disposta a entrare pure con una quota di minoranza. Lo scrive Repubblica, sottolineando come Mediaset attende la risposta ufficiale di Rai Way prima di scoprire le carte delle sue prossime mosse sulle torri della tv pubblica.
Ad Arcore, prosegue il giornale, nessuno si aspettava la strada in discesa.
Un’opa del leader dell’opposizione su un’azienda controllata dal Tesoro (cioè dalla maggioranza) è tema delicatissimo, specie in un Paese orfano di una legge sul conflitto di interessi. E lo stop di Matteo Renzi, anche se nei modi e nei toni è stato più duro del previsto, era stato ampiamente messo in conto.
“La nostra è un’operazione con senso industriale. La stessa Rai – sottolineano fonti del Biscione al quotidiano – in passato aveva ipotizzato la necessità di un consolidamento del settore. Noi ne abbiamo parlato con viale Mazzini, abbiamo provato a sottoporre il dossier alla Cdp. Poi, visto che tutte le porte erano chiuse, ci siamo affidati alla soluzione più lineare: un’Opa sul mercato”. Ciò non toglie che la durezza del Governo ha irritato Silvio Berlusconi che ai fedelissimi avrebbe detto di essere “indignato perché non solo vogliono che io non faccia il politico, ma nemmeno più l’imprenditore”.
La strada adesso è segnata, ma il finale è tutto da scrivere. L’offerta, naturalmente, andrà avanti. Entro 30 giorni Mediaset definirà il progetto. Nel frattempo i vertici di Rai Way (che chiederanno un parere agli advisor) dovranno far sapere se il prezzo è giusto o no.
La vera speranza del Biscione è che il blitz di mercoledì scorso, al netto del suo esito finale, apra il dibattito sulla creazione di un campione nazionale delle torri in grado di eliminare sprechi, duplicazioni di impianti e spese inutili. Affidando all’Antitrust la scrittura delle regole per garantire il libero accesso a tariffe regolate a tutti gli operatori.
L’Opa di Ei Towers su Rai Way può essere un modo, “l’unico che abbiamo trovato finora” per raggiungere questo obiettivo. I termini dell’offerta (governance, prezzo e persino lo schema) -è il messaggio di Fininvest- possono essere ritoccati in corso d’opera per rispondere alle richieste del Tesoro: “noi non abbiamo linee rosse che non siamo disposti a valicare. Possiamo persino vendere un pezzo di Ei Towers a un investitore terzo, magari persino la Cdp e accettare di rimanere in minoranza”.
Caso Rai Way, la Rai a Consob: l’offerta Mediaset è irricevibile
La Rai boccia come “irricevibile” l’assalto di Mediaset alle torri tv. In una lettera di risposta alla Consob che vuole conoscere le sue idee sull’offerta del concorrente, scrive Repubblica, la televisione di Stato ricorda che resta tuttora in piedi un muro invalicabile, un vincolo preciso, quello scritto nel decreto che impone a viale Mazzini di non scendere sotto la soglia del 51% nel capitale di Rai Way.
In serata, la Consob rivela di aver aperto la caccia a eventuali speculatori. In mattinata, la stessa Consob aveva sondato le intenzioni del vertice della Rai. Il Garante ha ben presente il muro del 51% perché è scritto nel prospetto preparato da Rai Way al momento dello sbarco a piazza Affari.
La Consob ha comunque chiesto alla Rai se considera “rimuovibile” questa barriera del 51% e se intende premere sul suo azionista (il Ministero dell’Economia) perché lo cancelli. Su questo punto, conclude il quotidiano, la tv pubblica chiude in modo netto. Non sarà la Rai a chiedere a Matteo Renzi di smontare un tetto che il premier vuole conservare. (Mf-Dj)
Anche con una quota di minoranza. Ma la Rai dice a Consob: “L’offerta è irricevibile”