MOSCA (Russia) – La polizia bielorussa ha perquisito e arrestato i dipendenti di un’agenzia di stampa indipendente in un’escalation di repressione dei media decisa dal presidente Alexander Lukashenko. Sulla scia delle proteste, la Bielorussia ha cercato di sradicare ogni residua sacca di dissenso, reprimendo l’opposizione, i gruppi per i diritti e i media non sotto controllo statale.
Oggi la polizia ha perquisito la casa del direttore dell’agenzia di stampa BelaPan, Irina Levshina, prima di portarla nella redazione dell’agenzia per una perquisizione, ha riferito il sito Naviny.by, che è di proprietà di BelaPan.
Il vice direttore di BelaPan, Alexander Zaitsev, ha detto che anche la sua casa è stata perquisita e il suo telefono, il computer e altri dispositivi sono stati confiscati. Zaitsev ha detto che faceva parte di un’indagine su reati legati a violazioni dell’ordine pubblico.
In seguito Naviny.by ha riportato che il contabile di BelaPan e il suo ex direttore sono stati portati in un centro di detenzione nella capitale Minsk. Naviny.by ha anche riferito che il sito web di BelaPan era oggi fuori uso.
L’Associazione bielorussa dei giornalisti ha chiesto il rilascio “immediato” di tutti i dipendenti di BelaPan. «Si possono chiudere i media indipendenti, detenere i loro dipendenti e spaventare la gente. Ma nessuno può fermare i pensieri e le idee», ha detto il gruppo in un comunicato. Lo riporta il Moscow Times. (ansa)
Repressione di Lukashenko sui media: oggi nel mirino la testata indipendente. Il sito è ko