ROMA – Con i cambi al vertice che finiranno domani mattina all’attenzione del cda buona parte di quel che resta della Rai disegnata da Antonio Campo Dall’Orto sarà relegata al passato: dei direttori delle tre reti generaliste scelti dall’ex dg un anno e mezzo fa, in una delle principali operazioni editoriali della sua gestione, ne resterà soltanto uno, in una posizione meno prestigiosa.
Il direttore generale Mario Orfeo, dopo aver informato e consultato i consiglieri, ha fatto le sue scelte: Angelo Teodoli, attuale direttore di Rai Gold, è stato proposto per il vertice della rete ammiraglia al posto di Andrea Fabiano. Quest’ultimo è stato indicato per la guida della seconda rete al posto di Ilaria Dallatana, che lascerà l’azienda. A Rai Gold, struttura che coordina Rai4, Rai Movie, Rai Premium e Rai World, è stata proposta Roberta Enni, ora in forze alla vicedirezione di Rai1.
A dare il la al valzer delle poltrone è stata la scelta di Dallatana di dire addio alla Rai per tornare probabilmente nella sua Milano a lavorare nel privato, senza i lacci e lacciuoli della tv pubblica e forse con uno stipendio più alto. Il suo addio, che segue il divorzio di Daria Bignardi da Rai3, ha lasciato l’amaro in bocca a più di un consigliere, che ha apprezzato il lavoro di sperimentazione portato avanti nella seconda rete, anche se non sempre gli ascolti le hanno sorriso.
Fabiano, giovane promessa lanciata un anno e mezzo fa dall’ex dg Antonio Campo Dall’Orto alla guida della rete ammiraglia, era da tempo considerato in bilico, dopo qualche scivolone della rete e ascolti traballanti in alcune fasce orarie.
Qualcuno a viale Mazzini lo riteneva ancora acerbo per il compito e avrebbe preferito un suo ritorno al marketing, ma Orfeo ha deciso comunque di continuare a puntare su di lui consegnandogli la seconda rete. Per Rai1, invece, il dg ha scelto, non a caso, un uomo di grande esperienza come Teodoli, lasciando a bocca asciutta un altro ex direttore di rete come Andrea Vianello.
A Teodoli toccheranno sfide non da poco come Sanremo e il rilancio del day time, ma anche il compito di gestire nel migliore dei modi l’approdo di Fabio Fazio nella rete ammiraglia, finito nel mirino della politica per il compenso milionario e negli ultimi giorni anche per gli ascolti. Le nomine non dovrebbero avere problemi a passare, anche se non tutti i componenti del cda mostrano entusiasmo per le scelte.
Nel centrosinistra c’è chi avrebbe preferito un nome di prospettiva alla rete ammiraglia, ma non ha comunque nessuna intenzione di provocare strappi in questa fase delicata. I consiglieri di centrodestra, invece, pur favorevoli alla nomina di Teodoli, sollevano qualche perplessità sulle scelte di Fabiano e Enni e chiedono che si garantisca maggior pluralismo in una Rai a loro dire troppo schiacciata su posizioni di sinistra. A Rai2, in particolare, sperano che venga ripristinato un talk che riempia il vuoto lasciato da Virus di Nicola Porro. (ansa)
Per Teodoli subito la complessa “nave” del Festival di Sanremo
ROMA – Festival di Sanremo 2018: il “capitano” della nave c’è già da qualche settimana, ed è Claudio Baglioni; l’«armatore» anche, ed è la Rai; si aspetta solo chi dovrà rappresentare il punto d’incontro e gestire l’insieme della navigazione di una nave complessa ed anche ricca come la rassegna che non è solo una gara di canzoni italiane e che per Rai1 rappresenta da sempre la cifra distintiva. Tempo poche ore e il nome sarà ufficializzato: Angelo Teodoli.
Domani mattina è in programma il Cda Rai e il direttore generale Mario Orfeo formalizzerà la proposta di nomina di Teodoli al vertice della rete ammiraglia. Al posto di Andrea Fabiano che andrà ad occupare la responsabilità di vertice di Rai2, da dove va via – per propria scelta e altri impegni professionali – Ilaria Dallatana, che ha deciso di anticipare di un paio di mesi qualche mese l’addio a viale Mazzini.
Il cerchio delle proposte di nomine si chiude, quindi, con l’indicazione di Roberta Enni, attuale vice direttore di Rai1, alla guida di Rai Gold, fino a oggi guidata da Teodoli e che comprende anche Rai 4. Tra i consiglieri Rai è prevalente la convinzione che le proposte di nomine passeranno senza problemi al momento del voto, si prevede una larga maggioranza se non proprio l’unanimità.
Sia Teodoli che Fabiano sono considerate figure di punta nella struttura operativa Rai. Il primo è stato direttore di Rai2, ha una lunga tradizione operativa all’interno della Rai ed è considerato autorevole e profondo conoscitore dei palinsesti del servizio pubblico. E ora l’attende la grossa sfida del Festival, la cui macchina per la prossima edizione è stata già avviata da Fabiano (che ha guidato anche il Sanremo 2017), ma ovviamente adesso dovrà essere in qual che modo rimodellata, rimodulata.
Quanto a Rai2, l’arrivo di Fabiano viene letto come l’intento dell’azienda di puntare ad un rafforzamento della rete, considerata più confacente a un pubblico Rai giovanile, confidando sull’esperienza e sulle capacità operative del giovane direttore. (agi)