A partire da quello del presidente Tarantola che passa da 366 a 240mila euro l’anno

Rai: via libera del Cda al taglio dei compensi

Augusto Minzolini

Augusto Minzolini

Anna Maria Tarantola

Anna Maria Tarantola

ROMA – Via libera del Consiglio di amministrazione Rai alla delibera per il taglio dei compensi, entro il limite dei 240mila euro stabilito dal Governo.
Nel provvedimento sono compresi anche gli emolumenti per il presidente di viale Mazzini, Annamaria Tarantola, il cui stipendio passa, dunque, da 366mila euro l’anno (66mila euro come consigliere, più 300mila euro per le deleghe) ai 240mila euro lordi, fissati come tetto per i manager pubblici.
Già all’atto dell’insediamento del cda, nel 2012, gli stipendi dei componenti erano stati abbassati rispetto al passato: il compenso dei consiglieri era passato da 98mila euro a 66 mila, quello del presidente era stato ridotto del 20% rispetto al predecessore Paolo Garimberti.
In Rai, secondo i dati recentemente forniti dal direttore generale, Luigi Gubitosi, in commissione di Vigilanza, dei 300 dirigenti (incluso il dg, che percepisce 650mila euro) 3 guadagnano sopra i 500mila euro, uno tra i 400 e i 500mila euro, 4 tra i 300 e i 400mila euro, 34 tra i 200 e i 300mila euro, 190 tra i 100 e i 200mila euro, 68 sotto i 100mila euro.
Per quanto riguarda, invece, i 322 giornalisti dirigenti, uno riceve una busta paga sopra i 500mila euro – si tratta dell’ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, per altro in aspettativa, dopo essere stato eletto senatore nelle fila del Pdl-Forza Italia –  3 tra i 400 e i 500mila euro, 3 tra i 300 e i 400mila euro, 24 tra i 200 e i 300mila euro, 273 tra i 100 e i 200mila euro e 18 al di sotto dei 100mila euro.

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