MILANO – Si terrà questa mattina a Milano il Cda della Rai. Sul tavolo del management della televisione pubblica, ci sono diversi punti all’ordine del giorno tra cui la riorganizzazione dei Tg e il piano anti sprechi. L’incontro di oggi potrebbe anche essere la prima occasione per fare il punto sull’offerta che Ei Towers ha lanciato ieri su Rai Way, la società delle torri di trasmissione Rai.
In particolare l’azienda controllata da Mediaset ha promosso un’offerta pubblica volontaria di acquisto e scambio sulla totalità del capitale di Rai Way per 1,22 mld euro.
L’operazione finanziaria, inevitabilmente, ha avuto anche dei risvolti politici. Tanto che ieri il governo ha voluto mettere in chiaro che il 51% di Rai Way è e resterà in mano pubblica.
Sullo sfondo della riunione di questa mattina c’è anche la riforma del servizio pubblico a cui sta lavorando l’esecutivo guidato da Matteo Renzi.
L’idea che sta prendendo piede nelle ultime ore è quello di un Cda più snello, composto da 5 membri (dagli attuali 7). Ad indicare i nomi da votare non dovrebbero essere più i partiti ma organismi quali l’Authority delle comunicazioni, la conferenza Stato-regioni, il consiglio dei Rettori, la Consulta e i presidenti di Camera e Senato. L’amministratore unico dovrebbe essere indicato dal governo.
Per la gestione quotidiana della Rai, il premier pensa a una governance duale; con la divisione dei compiti tra amministratore unico e presidente. Uno si occuperà dei conti e della parte finanziaria; l’altro si concentrerà sul prodotto, ossia programmi, linea editoriale, innovazione e competizione internazionale. (MF-DJ)
Se ne discute oggi a Milano insieme all’idea di un Consiglio più snello: 5 e non 7