ROMA – In occasione della Festa della Repubblica, e in attesa del settantesimo anniversario che sarà celebrato il prossimo anno, il documentario “2 giugno ’46 – Un giorno che divenne festa” di Enrico Salvatori – in onda martedì 2 giugno alle 21.30 su Rai Storia, canale 54 del Digitale terreste e canale 23 Tivù Sat – ripercorre le memorie, i ricordi e le passate celebrazioni della giornata fondativa della Repubblica, attraverso il materiale di repertorio delle Teche Rai.
È il 2 giugno 1946, quando gli italiani, e per la prima volta le italiane, sono chiamati alle urne per scegliere tra Repubblica e Monarchia e per eleggere i rappresentanti dell’Assemblea Costituente. L’11 giugno, dopo il conteggio dei voti, viene decretata la vittoria della Repubblica, con uno scarto di circa due milioni di preferenze.
Nel 1948, l’anno in cui entra in vigore la Costituzione, viene istituita la Festa della Repubblica che si celebra il 2 giugno. Nel 1950 viene ufficializzata la parata militare di via dei Fori Imperiali. La parata e il ricevimento nei giardini del Quirinale diventano il cerimoniale di una ricorrenza fortemente sentita dagli italiani e sempre raccontata dalla Radio e dalla Televisione del servizio pubblico.
Nel 1966 il presidente Giuseppe Saragat pronuncia un memorabile messaggio che riassume il cammino dei primi vent’anni della Repubblica Italiana. Percorso raccontato in quelle settimane anche dalla Rai in una serie di documentari di Hombert Bianchi dal titolo “Dal Fascismo alla Repubblica”.
Al 1968 risale, invece, una breve inchiesta per un programma della Tv dei Ragazzi, “Teleset”, su cosa sanno gli adolescenti del 2 giugno e della storia repubblicana. Nel 1971, per i venticinque anni, la Rai allestisce una serie di programmi speciali firmati da Vittorio De Sica, Ermanno Olmi e Sandro Bolchi.
Nel trentennale del 1976, i toni sono meno solenni a causa del terremoto del Friuli del 6 maggio. La parata per quell’anno viene sospesa, come era già successo nel ’63 per l’agonia di papa Giovanni XXIII. Assume, inoltre, un significato particolare la decisione di mandare sulla Rete 1 della Rai un programma come “La repubblica che ci siamo dati”, girato in una scuola popolare del quartiere della Magliana a Roma, dove persone comuni riflettono “a microfono aperto” sugli articoli della Costituzione.
Il 2 giugno viene annullato come giorno festivo nel 1977, a causa della crisi economica, e la Festa della Repubblica spostata alla prima domenica del mese. È il presidente Carlo Azelio Ciampi, nel 2001, a ristabilire la festività del 2 giugno. La Rai, come sempre, segue le celebrazioni continuando ad allestire ogni anno programmi speciali, ricchi di testimonianze.
Alle 21.30 memorie, ricordi e passate celebrazioni della fondazione della Repubblica