ROMA – Niente più macroregioni, né TgSud né direzione del Tg2 trasferita a Milano. Il piano di riforma del sistema news punta su altro, il suo pilastro portante sarà il digitale, attraverso il lancio della nuova piattaforma web e social. Un progetto che corrisponde in toto a Rai Play dal punto di vista dell’innovazione, della pervasività e della mission universale del servizio pubblico. È quanto illustrato al Cda dal direttore generale di viale Mazzini, Antonio Campo Dall’Orto.
Riprendendo in parte quanto ipotizzato nel piano definito da Carlo Verdelli, che fino a una settimana fa era il direttore editoriale per l’offerta informativa Rai e poi si era dimesso perche’ in Cda erano emerse critiche forti ad alcuni dei contenuti di quel progetto. E lo stesso dg l’aveva subito detto che molto di quanto predisposto da Verdelli sarebbe rimasto, e anzi aveva annunciato che sarebbe stato egli stesso a farsi carico di quel piano e del compito di portare avanti la riforma del settore.
Quello illustrato dal dg ai consiglieri è presentato come “un progetto fortemente innovativo – riferisce l’azienda – che ristruttura i processi di produzione e diffusione delle notizie e renderà l’informazione Rai ancora più centrale e contemporanea, in coerenza e a compimento del processo di trasformazione” della Rai in Media Company. Altri punti altrettanto importanti sono quelli relativi all’evoluzione dell’offerta dei canali generalisti, con una particolare attenzione alla differenziazione editoriale; all’aumento degli spazi di approfondimento; alla mission di ogni testata e alla costruzione di un luogo di aggregazione di tutta l’informazione proveniente dal territorio e dal mondo.
Fondamentale viene definita “la ricognizione dei flussi di lavoro, l’implementazione di nuove modalità operative e la creazione di nuove figure professionali finalizzate al progetto”.
E in questo contesto nasceà anche un nuovo canale di informazione e cultura destinato alla proiezione del nostro Paese nel mondo. Al dg è venuto un “generale apprezzamento per il lavoro svolto”, spiega un comunicato aziendale.
Le prossime tappe del percorso del progetto per l’informazione saranno una prima illustrazione alla commissione parlamentare di Vigilanza Rai, il confronto con i direttori di testata e le rappresentanze sindacali. Nella seduta di ieri il Cda ha anche analizzato e discusso le modifiche da introdurre al piano per la trasparenza e l’anticorruzione. (agi)
Così il dg: “Informazione ancora più centrale e trasformazione in Media Company”