ROMA – “Con questa riforma, supposto che vada avanti, la Rai è e sarà identica a prima”. A dirlo è il direttore del Tg La7 Enrico Mentana che, in una intervista a Repubblica vede una sola novità, “un piccolo cambio nella governance. Se andiamo a rivedere i discorsi fatti da Renzi dopo la vittoria alle europee – aggiunge – si vede che ipotizzava una Rai davvero riformabile. Quei discorsi però si sono persi per strada”.
Quanto alla fonte di nomina del Cda, “intanto tra due giorni tutto verrà fatto nello stesso modo – dice Mentana – E anche quando scatterà il nuovo meccanismo, non risolverà l’unico vero difetto”, cioè “che a sceglierli sono sempre i partiti! Tutti i partiti avevano fatto proposte molto più innovative di quel che è venuto fuori, ma vedo che si accomodano senza problemi al tavolo dell’ennesima lottizzazione: compresi i Cinquestelle, che ora sceglieranno il loro consigliere: non c’è una camera di compensazione rispetto alla politica”.
“Dentro la Rai – sostiene Mentana – non soffia alcun vento riformatore. Vogliamo dirlo? Dai direttori agli uscieri son tutti lì a chiedersi chi arriva adesso. È l’unica cosa che gli interessa”. (Ansa)
Il direttore del Tg La7: “Rimarrà il vero difetto: a scegliere saranno sempre i partiti”