ROMA – Si annunciano 24-36 ore di fibrillazione in casa Rai tra la riunione del Cda in programma domani mattina, l’audizione di presidente e direttore generale in commissione di Vigilanza domani sera, una nuova riunione del Cda giovedì, in prosecuzione di quella di domani mattina, per procedere – forse – alle nomine dei nuovi direttori di alcune testate, in particolare Tg2 e Tg3 e forse Radio1 Rai e Rai Parlamento. E a proposito di nomi, ne circolano diversi. Alcuni già da giorni, come quello di Ida Colucci alla direzione del Tg2, dove è già vice, in sostituzione di Marcello Masi; oppure di Luca Mazzà, attualmente vicedirettore di Rai3 e dato come possibile direttore del Tg3 al posto di Bianca Berlinguer, per la quale si sta pensando a soluzioni diverse sempre nell’ambito dell’informazione.
Per il Tg3 le indiscrezioni parlano anche di Antonio Di Bella, che nel caso dovrebbe lasciare RaiNews24: difficile pensare a un ulteriore accorpamento, dopo che il canale all news ha già messo insieme Televideo e il web delle news. Si parla, inoltre, di un possibile avvicendamento alla direzione di Radio1 Rai, attualmente affidata a Flavio Mucciante, e in questo caso il nome forte, o uno dei nomi forti – stando alle indiscrezioni – sarebbe quello di Ludovico Di Meo, attualmente vicedirettore di Rai1 e che segue per lo più la programmazione mattutina della rete ammiraglia (nulla a che vedere comunque con l’intrattenimento). E per Mucciante potrebbe anche profilarsi questa responsabilità, in una sorta di scambio di ruoli direttivi.
Per Radio1 si parla, comunque, anche di Andrea Montanari, attualmente uno dei vice direttori del Tg1 e tra i più stretti collaboratori di Mario Orfeo, il quale è dato come ben saldo alla guida del principale tg della Rai. Proprio l’attuale ruolo in seno al Tg1 potrebbe, però, rivelarsi un punto debole nell’ipotesi Montanari alla direzione di Radio1, anche se per contro c’è il fattore età a giocare per lo stesso Montanari. Inamovibile sembra anche Vincenzo Morgante, direttore della Tgr, la più grande testata giornalistica europea. A meno che – viene fatto rilevare da qualcuno – Di Bella non diventi direttore del Tg3 e quindi Morgante potrebbe lasciare la Tgr e passare a RaiNews24. Va, però, anche detto che a questo proposito in seno al Cda sono diversi a dubitare che possa nuovamente mettersi mano a RaiNews24 nel giro di pochi mesi e in quadro di continue sollecitazioni a cui il mondo delle notizie è soggetto su più fronti e che quindi richiedono una efficace e tempestiva prontezza di risposta che solo una macchina impostata è in grado di dare.
Si parla, infine, anche di Rai Parlamento, e il nome più gettonato dalle indiscrezioni è quello di Nicoletta Manzione, attualmente corrispondente Rai da Berlino. Questo il risiko dei nomi, ma prima di domani non si saprà.
Nelle prossime ore il Cda sarà chiamato a prendere in esame il Piano di riforma del settore informazione predisposto da Carlo Verdelli, direttore editoriale per l’offerta informativa Rai, con i suoi collaboratori (ai quali potrebbe forse aggiungersi Masi, se sostituito al Tg2). I consiglieri saranno chiamati a valutare il progetto e i suoi potenziali sviluppi. E agli obiettivi che questo progetto si pone sarebbero quindi legati conseguentemente gli avvicendamenti in alcune testate. È prevedibile che il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto fornisca domani i curricula dei suoi candidati alle direzioni, con decisioni da assumere poi giovedì attraverso il voto dei consiglieri, che hanno potere decisionale sulle questioni editoriali.
Le previsioni sono al momento di un via libera a maggioranza e non unanime alle proposte di Campo Dall’Orto sui nuovi direttori. In mezzo ai due appuntamenti del Cda c’è, però, la commissione di Vigilanza che domani sera audirà i vertici Rai, e non è escluso che all’ultimo momento possano essere convocati anche gli stessi consiglieri. E c’è da vedere se le proposte di nomine presentate nella sala consiglio di viale Mazzini si tradurranno tout court in realtà all’indomani dell’audizione. (Agi)
Gasparri: “In Vigilanza tutto il Cda, non solo dg e presidente”
ROMA – L’audizione di domani sera deve essere estesa anche a tutto il Cda Rai. Com’è noto il consiglio si riunirà in mattinata per discutere il piano informazione. Lo stesso giorno, in serata, saranno auditi dalla commissione di Vigilanza il presidente e il direttore generale. Ritengo che, essendo il Cda espressione diretta della commissione parlamentare a garanzia del pluralismo, sia necessario allargare anche ai membri del consiglio di amministrazione l’audizione perché ci sia una discussione trasparente e completa su un piano per l’informazione di cui, allo stato, non si sa assolutamente nulla”, afferma Maurizio Gasparri.
“Ho scritto una lettera al presidente della Vigilanza – spiega l’esponente di Forza Italia – perché valuti questa opportunità e proceda a questa convocazione, anche alla luce di quanto dichiarato pubblicamente dal sottosegretario Antonello Giacomelli in riferimento ai poteri che le nuove norme affidano al Cda in materia di nomine editoriali”. (Agi)
Rai Way: Consob, Blackrock lima quota e scende sotto il 5%
MILANO – Blackrock ha ridotto la sua partecipazione in Rai Way ed è sceso sotto la soglia rilevante del 5%, al 4,992% del capitale, lo scorso 27 luglio. Lo rende noto la Consob tra gli aggiornamenti sulle partecipazioni rilevanti. In precedenza il gestore di fondi Usa aveva il 5,096% della società delle torri.