ROMA – Il Consiglio dei ministri, presieduto da Giorgia Meloni, riunito oggi a Palazzo Chigi, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha deliberato la designazione di Roberto Sergio quale componente del Consiglio di amministrazione della Rai.
Ai sensi dell’articolo 2 della legge 28 dicembre 2015, n. 220, il Ministero dell’economia e delle finanze, in Assemblea, formulerà al Consiglio di amministrazione formale proposta di nomina di Sergio quale amministratore delegato della società per la restante durata del mandato.
Nato a Roma nel 1960, laurea in Scienze politiche e Scienze delle Comunicazioni, Sergio approda in Rai nel 2004 dopo aver iniziato la carriera in Sogei e aver scalato Lottomatica, che lascia da vicedirettore generale. A Viale Mazzini viene chiamato come responsabile dell’area Nuovi Media, incarico che svolge fino al 2007, quando diventa presidente di Sipra (poi Rai Pubblicità). In questi anni è anche consigliere di amministrazione di Rai Net, Rai Click e Rai Sat. A settembre 2012 il passaggio a Rai Way come presidente; tre anni dopo l’approdo alla Direzione Radio, prima da vicedirettore, poi responsabile ad interim e da giugno 2017 direttore. Dal 2019 è nel cda di Player Editori Radio, dal 2020 di Rai Com.
Una volta in sella come Ad, Roberto Sergio è pronto a chiamare subito accanto a sé, come direttore generale con deleghe operative, Giampaolo Rossi, eletto nel cda di Viale Mazzini nel 2018 in quota Fratelli d’Italia, molto vicino a Giorgia Meloni che – dopo aver protestato vivacemente due anni fa per la sua mancata conferma in consiglio di amministrazione – lo ha scelto come deus ex machina della nuova Rai.
Rossi, classe 1966, laureato in Lettere alla Sapienza, è stato presidente di Rai Net, direttore del Master in Media Entertainment alla Link Campus University, docente di Teorie e tecniche dei linguaggi cross-mediali al Suor Orsola Benincasa di Napoli, nel consiglio di presidenza di Confindustria Radio Tv e nel Cda di Rai Pubblicità.
Dunque, dopo le dimissioni di Carlo Fuortes ai vertici della Rai arrivano due icone del mondo dei media come Roberto Sergio e Giampaolo Rossi. Per Viale Mazzini si apre una nuova stagione. La presidente Marinella Soldi ha convocato l’assemblea dei soci (composta da Mef e Siae) alle ore 10 di lunedì 16 maggio. Sarà in quella sede che Roberto Sergio verrà indicato come nuovo amministratore delegato dell’Azienda. Alle 10.30, è stata convocato anche un nuovo cda Rai per ratificare e votare il nome di Sergio indicato dal governo.
I loro curriculum sono da “primi della classe”, due protagonisti della storia stessa della Rai, soprattutto Roberto Sergio, per via delle esperienze importanti maturate in questo settore. Mai come in questo caso si può dire che alla guida della Rai arrivano due manager di grande competenza e di grande tradizione.
Anche il compito di Rossi non è facile: è chiamato a misurarsi con le mille polemiche interne all’Azienda e con una tecnologia sempre più avanzata e che in futuro sarà dominata e condizionata dall’Intelligenza Artificiale. Il suo compito precipuo – rilevano già a Viale Mazzini – sarà quello di «garantire la pluralità delle narrazioni, il racconto della nostra nazione nelle sue diverse forme di espressione, garantendo il principio fondamentale della libertà», così come ha spiegato lo stesso Giampaolo Rossi di recente agli Stati generali della cultura nazionale. L’unica egemonia da garantire, ha sottolineato in quella occasione il nuovo direttore generale della Rai, «è quella della libertà culturale» e la Rai «è il perno del sistema culturale del nostro Paese». E per «liberare la cultura da tutte le sue deformazioni e imposizioni» servono «coraggio, una visione e non aver paura degli immaginari».
Il primo compito, per altro delicatissimo e complesso, che i due dovranno ora affrontare insieme sarà la definizione dei nuovi palinsesti della prossima stagione, che saranno presentati agli sponsor a luglio, e varare in tempi rapidi una tornata di nomine che coinvolgerà direzioni di genere e testate. Anche qui si fanno già i primi nomi del direttori di Reti e di Telegiornali, ma è ancora troppo presto per non incorrere nel rischio di favorire qualcuno e “bruciare” altri. Questo significa che ne parleremo a tempo dovuto. (giornalistitalia.it)
Pino Nano
CHI È ROBERTO SERGIO
Storico Direttore di Radio Rai, Consigliere di Amministrazione del Tavolo Editori Radio, di PER – Player Editori Radio, di Rai Com e membro della Commissione Radio CRTV (Confindustria Radio Televisioni), Roberto Sergio è nato a Roma nel 1960. Famiglia di origini calabresi, una Laurea in Scienze politiche e Scienze delle Comunicazioni. Manager esperto di telecomunicazioni, inizia il proprio percorso professionale nel 1985 presso la Sogei – Società Generale d’Informatica SpA. Nel 1997 passa in Lottomatica Italia Servizi (gruppo LIS SpA), dove assume, in quattro anni di attività, la responsabilità di diversi settori: Relazioni Esterne e Rapporti Istituzionali; Comunicazione e Pubblicità; Sviluppo Business; Marketing e Comunicazione; Direzione Commerciale.
Tra il 2001 e il 2003 è prima direttore Comunicazione e Immagine e poi Vice Direttore Generale di Lottomatica SpA (oggi IGT). Nel 2002 e per due anni è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda.Nel 2004 è chiamato in Rai come direttore dell’area Nuovi Media, incarico che svolge fino al 2007, quando è designato Presidente di SIPRA (poi Rai Pubblicità). In questi anni ricopre anche l’incarico di consigliere di amministrazione di Rai Net, Rai Click e Rai Sat.Nel settembre 2012 assume il ruolo di presidente di Rai Way.Ad aprile 2015 riceve la responsabilità della Vice Direzione della Radio. Da luglio dello stesso anno ha anche la responsabilità di seguire i rapporti con le consociate del gruppo Rai, con la qualifica di Direttore.Da dicembre 2016 gli viene affidata la responsabilità ad interim della Direzione Radio.Nel giugno 2017 viene nominato Direttore della Direzione Radio.Da luglio 2019 è Consigliere di Amministrazione di PER – Player Editori Radio. Da giugno 2020 infine è Consigliere di Amministrazione di Rai Com.
Vecchio amico personale di Pier Ferdinando Casini, storicamente ritenuto di area centrista ma forte di un gradimento bipartisan, Roberto Sergio ha fatto sua la sfida della visual radio e della completa digitalizzazione degli studi, dei sistemi e dei processi produttivi. Obiettivo dichiarato: intercettare i giovanissimi, quei 15-24enni che fanno gola a tutti gli editori, più che mai di fronte all’invecchiamento dei target tradizionali. Altra prateria da attraversare, il mondo dei podcast, di cui ha allargato l’offerta anche a temi di economia, finanza, società.
Una volta insediato Roberto Sergio procederà alla nomina, come direttore generale con deleghe operative, Giampaolo Rossi, eletto nel cda di Viale Mazzini nel 2018 in quota Fratelli d’Italia, molto vicino a Giorgia Meloni.
CHI È GIAMPAOLO ROSSI
Giampaolo Rossi è nato a Roma nel 1966, è laureato in Lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Di formazione storico-umanistica, ha maturato molteplici esperienze professionali nell’industria dei media ed in particolar modo nell’innovazione dei linguaggi, delle nuove tecnologie con particolare riferimento alla trans-medialità. Dal 2004 al 2012 è stato presidente di Rainet la società del gruppo Rai che ha sviluppato l’intera offerta web del Servizio Pubblico radiotelevisivo. Da anni si occupa di formazione legata all’industria dei media; è direttore del Master in Media Entertainment presso la Link Campus University e presidente del Consiglio Direttivo di Polis, la scuola di formazione politica della stessa università, dove dirige il corso sui Nuovi linguaggi della politica.
Dal 2009 al 2016 ha insegnato Teorie e tecniche dei linguaggi cross-mediali presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È stato Digital Consultant presso la Direzione di RadioRai. Nel 2012 ha co-fondato Greater Fool Media Srl, uno dei principali Multimedia Channel italiani. Ha svolto attività di consulenza media per diverse aziende. Ha più volte ricoperto l’incarico di consigliere d’amministrazione dell’Istituzione Biblioteche di Roma, il più grande sistema bibliotecario italiano, sviluppando progetti per la multimedialità legati alla lettura e alla scrittura. Svolge collaborazioni saltuarie con ‘Il Giornale”. Nel luglio 2018 è eletto dalla Camera dei Deputati componente del Consiglio di Amministrazione della Rai Radiotelevisione Italiana. Nel dicembre 2018 è divenuto membro del Consiglio di Presidenza di Confindustria Radiotelevisioni. Da febbraio a luglio 2019 ha ricoperto l’incarico di Consigliere di Amministrazione di Rai Pubblicità spa. (giornalistitalia.it)
Pino Nano