Viale Mazzini si dice “indignata” dall’attacco del Comitato esecutivo dell’Ordine

Rai: “Dall’Odg un comportamento inspiegabile”

RAIROMA – La Rai esprime tutta la sua “più profonda sorpresa e non nasconde vera e propria indignazione per il documento approvato dall’Ordine nazionale dei giornalisti in merito al concorso pubblico per la selezione e assunzione di 100 giornalisti”.
Viale Mazzini sostiene che “in un momento nel quale il settore dell’editoria si trova in crisi gravissima, con licenziamenti e massicce riduzioni di personale, la Rai, con uno sforzo non scontato in termini economici ed organizzativi, si appresta a fare una selezione trasparente e a livello nazionale per procedere, nei prossimi anni, a 100 assunzioni di giornalisti professionisti, indicendo un’iniziativa che non ha precedenti negli ultimi 20 anni e con una commissione composta da personalità di indiscusso livello professionale ed etico”.
A giudizio della Rai “ci si aspetterebbe che l’Ordine Professionale apprezzasse l’iniziativa e sostenesse la Rai in questa difficile e complessa operazione, schierandosi senza possibilità di equivoco al suo fianco, e invece succede il contrario: un attacco gratuito, incomprensibile e ai limiti dell’autolesionismo, basato su argomenti risibili, perdendo completamente di vista il senso profondo dell’iniziativa e le sue ricadute occupazionali sulla categoria che l’Ordine dovrebbe difendere e che, invece, con questo atteggiamento inspiegabile secondo logiche di semplice buon senso, rischia seriamente di danneggiare”.
“Tra le varie «obiezioni» sollevate dall’Ordine dei Giornalisti – rileva la Rai – vi è lo «scarso preavviso». Sostenere che 22 giorni di preavviso per organizzare un viaggio a Bastia Umbra siano pochi e dimostrino disprezzo nei confronti di chi partecipa alla selezione è ai limiti dell’incredibile. Dovrebbero apparire sufficienti proprio all’Ordine, che lo scorso 26 maggio ha convocato i partecipanti agli esami per l’esame professionale per la data del 15 giugno. Sorprende davvero che per l’Ordine 20 giorni di anticipo siano congrui e per la Rai siano il sintomo del disprezzo nei confronti dei partecipanti. Né si potrebbe sostenere che i candidati non hanno il tempo per prepararsi: in primo luogo perché le materie delle varie prove sono note sin dal momento della pubblicazione del bando, risalente ad oltre un anno fa e poi perché si tratta di una prova di cultura generale che non richiede una preparazione specifica, tanto meno a giornalisti professionisti, che hanno ricevuto l’attestato proprio dall’Ordine dei Giornalisti che ne dovrebbe aver quindi valutato l’idoneità”.
“Quanto al luogo dell’esame – afferma la Rai – come l’Ordine dei giornalisti sa benissimo, è stato selezionato al termine di una gara pubblica, riguardo alla quale la Rai si è posta il problema dell’accessibilità, ricercando un luogo geograficamente baricentrico e sufficientemente ricettivo. Bastia Umbra è indubitabilmente posta nel centro del Paese e le strutture ricettive dei dintorni offrono oltre 20 mila posti letto in ogni classe alberghiera”.
“In realtà – secondo la Rai – è proprio l’Ordine dei giornalisti ad aver perso una straordinaria occasione: quella di far proprio, almeno in parte, il merito dell’iniziativa della Rai, visto che se la selezione è stata diretta a tutti i giornalisti professionisti, senza alcun limite e condizione, è stato proprio in seguito ad una specifica richiesta in tal senso avanzata dall’Ordine professionale. Davvero un comportamento inspiegabile”.

 

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