ROMA – “La Rai ha deciso di chiudere la rubrica Tg1 Storia. Una decisione incomprensibile e inaccettabile”: è quanto affermano, in un comunicato congiunto, il comitato di redazione del Tg1 e l’Usigrai.
“Aldilà delle dichiarazioni di facciata – incalzano Cdr e Usigrai – , è nelle decisioni e nelle scelte che si rivela l’incapacità dei vertici dell’azienda di mettere in campo una riforma credibile. Invece di aprire il confronto sugli sprechi, la Rai cancella uno degli appuntamenti culturali più seguiti, con maggiore vocazione di servizio pubblico. Tg1 Storia, inoltre, ha sempre ottenuto eccellenti risultati di ascolto, superiori alla media di rete. Ma di quale riforma si può discutere con un vertice aziendale che autorizza decisioni del genere? Altro che Maestro Manzi. Qui siamo di fronte a comportamenti per i quali ci si meriterebbero le orecchie da asino”.
“Inoltre, la decisione è avvenuta senza non solo il confronto, ma neanche una semplice comunicazione al Comitato di Redazione – denunciano i giornalisti –. Ci auguriamo che sia stata una svista di fine estate, e che la Rai ripari velocemente ripristinando lo spazio in palinsesto”.
Cdr e Usigrai: “Decisione inaccettabile voler chiudere una rubrica con ottimi ascolti”