L’Usigrai: “Finalmente procedure pubbliche e meritocratiche”. 5000 i candidati

Rai: alle porte il concorso per giornalisti

RaiROMA – Concorso per giornalisti alle porte in Rai, se è vero che “finalmente la Rai ci ha comunicato le tappe precise della Selezione pubblica – afferma l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai – chiesta e ottenuta dal sindacato con l’accordo sindacale firmato nell’estate 2013”.
“Dopo una lunga procedura, in parte causata dalla necessità di effettuare 2 bandi di gara, l’avvio delle procedure selettive – assicura l’Uscirai – è alle porte. Tempi e modalità saranno definiti in maniera dettagliata in occasione della prima riunione della Commissione d’esame”.
Nel frattempo, però, “vi anticipiamo che: uno, i candidati (registrati con autocertificazione) sono circa 5000. Due, la prima prova si terrà nella prima settimana di luglio. La “location” è stata individuata attraverso una gara pubblica, e sarà confermata dopo un primo sopralluogo. Tre, il multiple choice (affidato con gara a Selexi) servirà a portare i candidati da 5000 a 400. Tre, le prove “pratiche” dovrebbero cominciare già nella prima metà di luglio, e andranno avanti fino a circa la metà di ottobre, con una pausa nel periodo estivo. Quattro, la Commissione sarà composta da 7 giornalisti e, come in occasione di tutte le precedenti esperienze selettive, l’Usigrai indicherà un proprio “osservatore”, che ovviamente non avrà alcun potere di voto. Cinque, il bacino di reperimento di circa 100 unità dovrebbe quindi essere disponibile in autunno”.
Quest’ultimo, secondo l’Usigrai, è “un passaggio molto importante perché riafferma in maniera definitiva uno dei pilastri storici dell’Usigrai, ovvero che gli accessi in Rai devono avvenire con procedure selettive pubbliche, quindi trasparenti e meritocratiche. In un momento di crisi del settore editoriale, grazie all’impegno del sindacato c’è la possibilità per 100 colleghi di trovare una strada professionale nel Servizio Pubblico”.
Definiti termini e modalità dell’imminente selezione pubblica, “in questi giorni, con la Rai abbiamo affrontato le vicende di organico della TgR – prosegue l’Usigrai – e delle sostituzioni per la formazione a Rainews24. È stata l’occasione per far riconoscere la novazione contrattuale ad altre colleghe e colleghi che hanno partecipato alla selezione interna del 2013. Allora la previsione era di 40 unità. Oggi siamo arrivati a ottenere la novazione per circa 60 persone. Per quel che riguarda la TgR, abbiamo avuto conferma che le 8 unità previste per la TgR arriveranno tutte entro la prima decade di giugno. I tempi sono legati alle esigenze delle colleghe e dei colleghi interessati che hanno chiesto alcuni giorni per poter programmare il trasferimento nelle regioni alle quali sono stati assegnati”.
È su Rainews24 che “invece c’è stato un fortissimo contrasto con la Rai. E tuttora – incalza l’Usigrai — c’è un profondo dissenso sulle modalità di reperimento del personale. Innanzitutto l’Usigrai ha salutato con grande favore la decisione della Rai di riconoscere le sostituzioni a Rainews24 per il periodo di formazione in vista del passaggio ad Avid. Ma abbiamo denunciato l’incomprensibile disparità di trattamento per le testate nazionali e le redazioni regionali alle quali invece le sostituzioni richieste non sono state concesse. Inoltre, la Rai intendeva reperire l’organico attingendo dalla Scuola di Perugia. L’Usigrai si è detta nettamente contraria perchè era ancora disponibile il bacino delle selezione interna 2013.
La Rai ha accettato allora di attingere da quelle risorse e giustificandolo con motivi di urgenza ha però deciso di derogare alla regola che prevedeva per loro l’assegnazione in una redazione regionale. C’è da aggiungere che il sindacato da anni denuncia la situazione tecnologica di Rainews e se fossimo stati ascoltati non ci troveremmo nelle condizioni attuali. Pertanto questi colleghi – per il momento 6 – temporaneamente andranno con un contratto a Rainews24 per poco più di 4 mesi, dopo di che saranno assegnati in una redazione regionale”.
L’Usigrai si è detta “in totale dissenso con questa decisione. Il regime delle deroghe non ci piaceva ieri, non ci piace oggi. Pertanto sarebbe stato invece corretto mandare queste risorse nelle redazioni regionali, così come previsto dalla selezione, e dare l’opportunità ai tanti colleghi che chiedono il trasferimento a Roma, di poter essere distaccato per un periodo, seppur breve”.
“Per questo – dice l’Usigrai – abbiamo siglato con l’azienda un verbale di incontro nel quale abbiamo messo nero su bianco la nostra netta contrarietà. E, a tutela di tutti, abbiamo però chiesto e ottenuto che si fissasse un termine preciso per i contratti a termine, che si riaffermasse che dopo quella data i colleghi saranno assegnati nelle redazioni regionali, e che si ribadisse l’impegno che eventuali esigenze di ulteriori sostituzione o di organico dovranno essere gestite secondo gli accordi e attraverso le richieste di trasferimento condivise in Commissione Paritetica”.

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