ROMA – Il Consiglio di Amministrazione della Rai riunito ieri, 20 aprile, in Viale Mazzini e presieduto da Monica Maggioni, ha approvato all’unanimità il Piano industriale 2016-2018.
Per conseguire gli obiettivi strategici, ha spiegato nella sua illustrazione il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, sarà necessario un profondo rinnovamento editoriale che consenta all’azienda di sviluppare una vocazione sempre più universale e mantenere la leadership di ascolti nel nuovo contesto digitale multipiattaforma. Due le direttrici di sviluppo attraverso le quali ottenere questo obiettivo:
1) Dare centralità alla generazione dei contenuti: sviluppando un’offerta editoriale di qualità e rafforzandone le caratteristiche di servizio pubblico anche attraverso la revisione del mix dei generi e dei linguaggi.
2) Completare la trasformazione da broadcaster tradizionale a Digital Media Company rivedendo il modello ideativo e distributivo; sviluppare un’offerta digitale distintiva e personalizzabile attraverso investimenti tecnologici, nuovi modelli produttivi e professionali adeguati al proprio ruolo di Servizio pubblico leader degli ascolti televisivi.
Sei saranno le parole chiave di questa nuova fase che saranno declinate in ogni aspetto della vita aziendale: universalità, indipendenza, pluralismo, responsabilità, innovazione, eccellenza. Per quanto riguarda l’offerta editoriale dei canali ognuno verrà declinato secondo la sua missione specifica.
Il Piano industriale attribuisce grande importanza alla Fiction, genere in cui Rai conserva una leadership indiscussa di ascolti, produzione e qualità, che dovrà sempre di più trasformarsi in terreno di dialogo intergenerazionale con un’evoluzione in senso contemporaneo e internazionale.
Anche per il cinema il Piano ribadisce la posizione di leadership della Rai nella produzione domestica e di soggetto determinante a sostegno di un settore industriale strategico per il Paese.
Sul fronte tecnologico sono previste numerose innovazioni come il passaggio alla produzione in qualità full Hd, la sperimentazione del 4k e il lancio di un canale con contenuti codificati in Hdr (High dimension range), lo sviluppo delle reti Ip.
Sul fronte produttivo gli attuali centri di produzione verranno valorizzati e differenziati nella produzione dei contenuti.
Per quanto riguarda l’informazione, il Piano industriale impegna la Rai ad articolare e diversificare il linguaggio del racconto giornalistico e a sviluppare formati innovativi multipiattaforma in modo tale da svolgere al meglio il ruolo di Servizio pubblico universale e garantire un’informazione plurale.
Per raggiungere questo obiettivo il direttore editoriale Carlo Verdelli ha presentato al direttore generale e al Cda la proposta di squadra che lo coadiuverà nell’attività di coordinamento dell’offerta informativa: Francesco Merlo, Pino Corrias e Diego Antonelli. A loro si aggiungono 4 giornalisti Rai selezionati attraverso il job posting: Frediana Biasutti, Cristina Bolzani, Paola D’Angelo e Valentina Dellorusso.
Il consiglio di amministrazione della Rai ha, infine, preso atto della designazione di Raffaele Agrusti, Cfo della Rai, alla presidenza di RaiWay. Tale proposta verrà sottoposta all’approvazione dell’assemblea.
Il Cda approva il Piano industriale. Informazione: “diversificare il linguaggio”