Il segretario generale Fnsi a Reggio Calabria per il 1° maggio: “Politiche per i precari”

Raffaele Lorusso: “Il lavoro deve tornare al centro”

Raffaele Lorusso alla Festa del lavoro della Fnsi a Reggio Calabria (foto Marco Costantino/Giornalistitalia.it)

REGGIO CALABRIA – «In questo Paese il lavoro è stato derubricato a merce e, quando se ne parla, si parla di lavoro precario, debole, discontinuo. Di lavoro regolare si discute poco e sempre meno». Ha messo il dito sulla piaga il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, Raffaele Lorusso, parlando ai tanti colleghi presenti a Reggio Calabria in quella che per la Fnsi è stata – e resterà – una giornata storica: la prima Festa del lavoro organizzata con le proprie forze, in nome di altrettanto storiche battaglie a difesa, appunto, del lavoro, dei diritti, della dignità.
«Servono politiche per i precari – ha rimarcato Lorusso, citando il messaggio del capo dello Stato, Sergio Mattarella, diffuso per il primo maggio – perché non è più tollerabile che migliaia di giornalisti siano, di fatto, lavoratori subordinati, ma senza contratto: è l’esercito dei co.co.co. che necessita di adeguate tutele». E la situazione si aggrava se consideriamo che «tra loro – ha sottolineato il segretario generale della Fnsi – ci sono anche colleghi che rischiano la vita».
«Sono 19 i giornalisti costretti a vivere sotto scorta – ha ricordato Lorusso – e questo significa un attacco non solo alle loro vite, alla loro incolumità, ma un attacco alla libertà di stampa. Che, in realtà, viene colpita ogni giorno. Siamo costantemente sotto attacco e non solo per mano della criminalità organizzata».
Ecco, allora, che «la solidarietà da sola non basta – ha concluso il segretario del sindacato unitario dei giornalisti italiani, rivolgendosi a governo e istituzioni –, non bastano le pacche sulla spalla: ci vogliono azioni concrete a tutela di un aspetto fondamentale della democrazia, il lavoro». (giornalistitalia.it)

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