ROMA – Oggi, venerdì 15 ottobre, scatta l’obbligo di esibizione del Green Pass da parte dei lavoratori. «Confindustria Radio Tv – evidenzia il presidente Franco Siddi – non ha mancato di delineare per i propri associati, partendo da informazioni di Confindustria, i punti salienti e di maggior interesse per attuare correttamente il recente D.L. 127/01 che ha esteso al settore privato l’obbligo del cosiddetto Green Pass con specifiche esemplificazioni per l’attività radiotelevisiva».
Si ricorda che le aziende del settore radiotelevisivo, già durante il primo lockdown per garantire la continuità del servizio hanno attuato prontamente misure a tutela dei lavoratori e sono state fra le prime a firmare un protocollo di sicurezza. A livello associativo anche Crtv si era attivata per proporre un protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro per il settore radiotelevisivo sempre in periodo di emergenza Covid-19, dal momento che le attività radiotelevisive non rientravano tra quelle sospese dai decreti governativi.
Gli argomenti trattati per gli associati toccano le certificazioni di esenzione (per le quali in attesa della emanazione di apposito D.P.C.M., anticipato dal Decreto, occorre fare riferimento alla circolare 4 agosto del 2021 del Ministero della salute); l’assenza ingiustificata, le verifiche, per le quali le aziende dovranno predisporre una procedura e la sua formalizzazione ex ante; l’elaborazione delle modalità di controllo sono, infatti, un obbligo per il datore di lavoro, pena la sanzione amministrativa, da espletare entro il 15 ottobre: si parla qui, fra l’altro, di tempistica e luogo del controllo (prima dell’ingresso o diffuso all’interno del luogo di lavoro, da preferire la prima, secondo le indicazioni di Confindustria per la suddetta sanzione prevista in capo al datore e l’obbligo ci comunicazione della violazione al prefetto); ma anche di formalizzazione del soggetto addetto al controllo e di tracciatura formale della verifica negativa.
Nel caso in cui il lavoratore si rechi non in azienda, ma direttamente nel luogo ove deve rendere la prestazione (si pensi alle troupe radiotelevisive che si spostano su vari studi o in esterna, da cui il tema del perimetro aziendale). In questo caso, il controllo deve essere operato dal titolare della struttura presso la quale egli si reca (art. 9-septies, co. 2) o anche, nell’ipotesi di trasferta mediante mezzi di trasporto pubblico ultraregionale, dal vettore.
In questi casi Confindustria ritiene che, per effetto del controllo che dà esito negativo, il datore di lavoro debba imporre un obbligo contrattuale di immediata comunicazione. Per le troupe esterne si osserva che, a prescindere dal fatto che esse operino all’esterno, i lavoratori debbano essere muniti di Green Pass. Fra le altre norme di specifico interesse per il settore, si pensi alle diverse prestazioni di lavoro occasionale collegate all’esercizio dell’attività radiotelevisiva, il fatto che il Green Pass è obbligatorio anche per prestazioni lavorative brevi, la norma non consente distinzioni, e quello che l’obbligo di possesso di Green Pass vale anche per i lavoratori stranieri che, ai fini dell’accesso in Italia, non sono tenuti al possesso del Green Pass. (giornalistitalia.it)
Da oggi obbligo esteso al settore privato. Tutto quello che c’è da sapere