ROMA – RadioRai prosegue il proprio piano di rinnovamento e innovazione tecnologica per offrire prodotti sempre più conformi ai nuovi linguaggi “social”. Lo scorso dicembre è stata lanciata, assieme alla Direzione Digital, la app Rai Play Radio che consente di ascoltare tutta la programmazione dei 10 canali di Rai Radio con una user experience moderna, innovativa, intuitiva.
Ieri pomeriggio, lunedì 8 gennaio, sono stati inaugurati i rinnovati studi del Gr-Radio1 Rai di Saxa Rubra. Questi studi sono stati progettati con grandissima attenzione agli aspetti tecnologici e sono dotati di un versatile sistema di ripresa multicamera che consente di portare a tutti gli utenti le immagini dal vivo dei programmi della rete e del Gr.
In particolare, sono stati posizionati dieci chilometri di cavi e fibre ottiche, cinque monitor al plasma, sei telecamere (quattro in studio e due in regia), un mixer video da dodici canali che consentirà l’ingresso da ogni sorgente (satellite, pc, skype, smartphone, tablet ecc.). Tutto ciò grazie al lavoro sinergico svolto da Direzione Radio, Radio 1, Direzione Creativa e Direzione Produzione TV-Centro di Produzione di Roma. Questa è solo la prima tappa di un percorso che porterà al rinnovo in chiave video-social di tutti gli studi principali di Radio1, Radio2 e Radio3 di Roma, Milano e Torino oltre ai già rinnovati auditorium storici “Sala A” e “Sala B” di via Asiago.
“È un altro passo verso un ecosistema di comunicazione moderno e adeguato ai tempi – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio –, che ci consentirà di interagire al meglio con i nostri ascoltatori su tutte le piattaforme. Un risultato importante per il quale ringrazio la rete innanzitutto e tutti i colleghi Rai che vi hanno partecipato, dalla Direzione Radio alla Direzione Produzione Tv – Centro di Produzione di Roma, passando per la Direzione Creativa che ormai ci affianca da tempo per tutto il lavoro di riposizionamento dei canali”. (giornalistitalia.it)
Roberto Sergio: “È un altro passo verso un ecosistema di comunicazione moderno”