ROMA – «Abbiamo atteso qualche giorno per rispondere con calma e in maniera pacata alle affermazioni pubblicate dal sottosegretario Crimi sul suo profilo Facebook. Sui bilanci e sull’assetto azionario di Radio Radicale ha già replicato l’Azienda». È quanto afferma il Cdr di Radio Radicale, che aggiunge: «Per parte nostra torniamo a chiedere un incontro urgente al ministro del lavoro Luigi Di Maio per sottoporgli il problema delle oltre 100 persone tra giornalisti, tecnici, personale amministrativo e archivisti (a cui si aggiungono i collaboratori e i dipendenti dell’indotto) che perderanno il proprio lavoro a causa delle decisioni del governo. Se lo vorrà, saremo ben lieti di incontrare anche il sottosegretario Crimi».
Intanto, mentre il giornalista Maurizio Bolognetti giunge oggi al 42° giorno di sciopero della fame, altri membri della presidenza del Partito Radicale si aggiungono alla sua iniziativa non violenta “nella speranza che il governo intervenga in tempo utile per consentire al servizio pubblico svolto da 43 anni da Radio Radicale di poter proseguire”.
Si tratta di Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Irene Testa, tutte e tre facenti parte della presidenza del Partito Radicale, e di Paola di Folco, militante delle lotte non violente dei radicali da tantissimi anni. (giornalistitalia.it)
“Per parlargli delle 100 persone che perderanno il lavoro per le decisioni del governo”