TRIESTE – «Da Trieste, dal festival del giornalismo Link, vorrei rivolgere un particolare ringraziamento al direttore e ai colleghi de il Domani per aver portato in prima pagina la questione delle querele temerarie». Una battaglia di primo piano per il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, quella contro le denunce intimidatorie, che coglie l’occasione di Link per evidenziare quanto ancora ci sia da combattere su questo fronte.
«Se la corretta informazione è il sale della democrazia – evidenzia Verna – intimidire chi la fa impatta sulla qualità del nostro essere comunità e dunque diventa questione prioritaria, che appartiene a tutti, non solo ai giornalisti o a chi, come l’Ordine, li rappresenta. Una norma equilibrata, che contemperi libertà di stampa con tutela della reputazione, dobbiamo tutti insieme, cittadini e operatori dell’informazione, sapercela guadagnare».
«Come ha indicato il Domani, abbiamo i nostri strumenti – afferma Verna – per portare realmente nell’agenda politica una questione che con le proposte di legge in discussione può essere risolta in tempi brevi, ma drammaticamente improcrastinabili. L’ultima beffa l’ha evidenziata la collega Marilù Mastrogiovanni, minacciata da tempo, peraltro anche fisicamente, perché talvolta le due cose si saldano: querelata senza fondamento per diffamazione non ha nominato il difensore, avendo la pubblica accusa richiesto l’archiviazione, ma è stata poi condannata a pagare onorario e spese all’avvocato d’ufficio». (giornalistitalia.it)
Il presidente del Cnog, Carlo Verna, sollecita al Parlamento “una norma equilibrata’