BARI – Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato, con voto unanime, un ordine del giorno a firma dei componenti dell’Ufficio di Presidenza con cui “si esprime preoccupazione per l’impatto negativo di una delle misure contenute nel decreto legge n. 66 dello scorso 24 aprile. La misura – spiega il Consiglio in una nota – è quella che prevede l’esclusione della pubblicazione sui quotidiani di avvisi e bandi di gara delle Pubbliche Amministrazioni”.
Nell’ordine del giorno si sottolinea come “il divieto a pubblicizzare gare ed aste sui giornali avrebbe ricadute gravissime sui bilanci delle aziende editrici, in particolare del Mezzogiorno, in quanto la pubblicità, in misura maggiore rispetto alle vendite, costituisce la fonte di reddito pressoché esclusiva per le società editrici”.
Ribadendo che “i quotidiani rappresentano un presidio insostituibile di difesa della democrazia e del pluralismo, l’ordine del giorno chiede al Governo nazionale di considerare le ricadute negative di tali provvedimenti e di rivedere le decisioni assunte ed impegna il governo regionale a farsi parte attiva in ogni utile sede per tutelare il diritto insopprimibile al pluralismo dell’informazione”.
Il Consiglio regionale al Governo: “Il divieto avrebbe ricadute gravissime per i giornali”
Se il Governo Renzi deve fare del risparmio non dia più i contributi per le testate che chiudono in negativo. La pubblicazione degli avvisi di gara e delle aste sui quotidiani è garanzia di legalità in quanto si raggiungono più lettori e imprese interessati all’appalto o alla vendita. Per il centro sud è indispensabile la pubblicazione sui quotidiani. Significa trasparenza e legalità.