ROMA – “Permane una criticità dei redditi dei professionisti. Nel 2013 non c’è stata un’inversione, ma una sofferenza e questo non fa che aumentare le nostre preoccupazioni”. Così Andrea Camporese, presidente dell’Inpgi e dell’Adepp, associazione delle Casse di previdenza dei professionisti, commenta, a colloquio con l’Ansa, le prime anticipazioni dei dati relativi ai redditi 2013 dichiarati da alcune categorie di professionisti italiani.
“Nel panorama di difficoltà e di stagnazione dell’economia occorre quindi spingere più forte possibile su alcune leve”. Fra queste vanno inclusi i fondi Ue che possono essere di aiuto per avviare start up e aprire nuovi studi; i finanziamenti della «Garanzia giovani» che l’Adepp – ricorda Camporese – ha sottoscritto con il ministero del Lavoro. O ancora le politiche di welfare attivo che ha visto un aumento di impegno da parte del sistema delle Casse per 250 milioni nel 2013. Altro fattore di criticità, la conferma del gap reddituale tra uomini e donne professionisti”.
“E’ un problema tra i problemi – osserva Camporese – In un mercato debole l’ambito femminile risulta ancora più debole. E questo mentre il processo di femminilizzazione nelle professioni avanza in Europa e anche in Italia. A livello di governo – prosegue il presidente Adepp – occorrerebbe fare un ragionamento specifico in questo ambito, studiando ad esempio nuove politiche di welfare in aiuto alle donne lavoratrici”. (Ansa).
Andrea Camporese: “Nel 2013 non c’è stata un’inversione, ma una sofferenza”