REGGIO CALABRIA – Sarà una giornata straordinaria, nel vero senso della parola, quella che la Federazione nazionale della stampa italiana sta organizzando per il prossimo 1 maggio a Reggio Calabria. Straordinaria perché è la prima volta, nella sua storia, che il sindacato unitario dei giornalisti italiani promuove una Festa del lavoro in maniera autonoma, coinvolgendo tutti gli istituti di categoria (Inpgi, Ordine dei giornalisti, Casagit e Fondo pensione complementare).
E, ancora, straordinaria perché il primo maggio della Fnsi sarà celebrato al Sud, a Reggio Calabria, laddove, forse, ha ancora più senso parlare – e confrontarsi e dibattere e proporre soluzioni, sia pure parziali, – di lavoro. Che non c’è e che, se c’è, troppo spesso fa rima con sfruttamento. Specie a certe latitudini.
Sarà l’Auditorium Nicola Calipari di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, in via Cardinale Portanova a Reggio Calabria ad ospitare, dalle 9.30 alle 17.30 di martedì 1 maggio, la Festa del lavoro targata Fnsi, a cui parteciperanno non solo i rappresentanti nazionali e regionali di Sindacato, Ordine, Cassa di previdenza e Cassa di assistenza dei giornalisti, ma anche esponenti delle istituzioni, delle forze sociali e politiche.
A rappresentare gli organismi di categoria dei giornalisti saranno Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi; Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato giornalisti della Calabria; Giancarlo Tartaglia, Tommaso Daquanno e Ottavia Antoniazzi, direttore, vicedirettore e legale della Fnsi; Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti; Giuseppe Soluri, presidente dell’Odg Calabria; Daniele Cerrato, presidente della Casagit, e Giuseppe Gulletta, vicepresidente vicario dell’Inpgi.
Tutti insieme per confrontarsi su un tema, quello del lavoro, che rappresenta a tutt’oggi, la questione più urgente e il problema più feroce per l’intera comunità. Non solo per la grande famiglia dei giornalisti, a cui, ad ogni modo, la Federazione nazionale della stampa italiana rivolge un appello particolare affinché partecipi, di persona o attraverso i moderni strumenti di connessione, ad una giornata che non intende dar spazio alle chiacchiere, ma piantare semi per progetti in grado di far nascere frutti.
Perché la mancanza di lavoro, cronica nelle regioni del sud, non si combatte con le parole o, perlomeno, non solo con quelle: il sindacato unitario dei giornalisti chiama, dunque, a raccolta tutte le forze in campo – in primis gli altri sindacati – per un impegno comune e concreto sul fronte dell’occupazione e della sua tutela. Come vuole la nostra Costituzione.
La Festa del lavoro promossa dalla Fnsi sarà valida, inoltre, per i giornalisti che vi prenderanno parte, quale occasione per acquisire 10 crediti formativi: come sempre, occorre iscriversi attraverso la piattaforma Sigef o direttamente il 1 maggio all’Auditorium Calipari. (giornalistitalia.it)
Una giornata storica organizzata dal sindacato dei giornalisti e aperta a tutte le forze