NEW YORK (Usa) – Prima di rivolgersi al “New York Post” con la storia del presunto laptop di Hunter Biden scoperto da un riparatore di computer del Delaware, l’ex sindaco di New York e avvocato personale di Donald Trump, Rudy Giuliani, aveva contattato la Fox, ma la divisione news della rete di Rupert Murdoch rifiutò di occuparsene a meno che (o finché) non fosse stato possibile verificare l’autenticità dei messaggi contenuti nel laptop o della loro fonte. Lo scrive il sito di notizie sui media “Mediaite”.
«L’assenza di autenticazione della proprietà del laptop assieme a preoccupazioni su Giuliani come fonte affidabile avevano convinto la redazione della Fox a non pubblicare la storia», scrive “Mediaite” citando fonti interne alla rete.
Dopo la pubblicazione del presunto “scoop” alcuni giornalisti della rete hanno preso le distanze: tra questi Chris Wallace, il moderatore del primo dibattito tra il presidente Donald Trump e il candidato Dem Joe Biden, che a definito “sospetta” e “non verificata” la storia aggiungendo che Giuliani «non è più la fonte affidabile di una volta». (ansa)
La divisione news della rete di Murdoch rifiutò di occuparsi delle email di Hunter Biden