NOVARA – Isaia Invernizzi, classe 1987, giornalista dell’Eco di Bergano e del Post, vince il Premio nazionale intitolato al redattore scientifico delle enciclopedie De Agostini e Mondadori Piero Piazzano, scomparso nel 2001.
Convegno e cerimonia di premiazione, in programma nell’aula magna dell’Università del Piemonte Orientale, sono stati rinviati alla primavera dell’anno prossimo naturalmente a causa del Covid.
Il vincitore del premio, pur relativamente giovane, può esibire un curriculum di tutto rispetto. E, soprattutto, in quest’ultimo periodo, si è distinto per aver documentato sul campo la tragedia della pandemia, con maggiore attenzione alle vittime del virus che, nel territorio di Bergamo, ha colpito con particolare violenza. Invernizzi si è, dunque, aggiudicato la tecno-scultura prevista per il vincitore: una lastra di laminato e bronzo dell’artista Angelo Bozzola di Galliate.
«L’edizione del Premio di quest’anno – commenta Guido Piazzano, fratello di Piero e presidente dell’Associazione Piero Piazzano a cui si deve il riconoscimento – è importante perché convegno e premiazione coincideranno, a marzo 2021, con i vent’anni dalla scomparsa di Piero. Dunque, un motivo in più per non dimenticarlo».
Piero Piazzano, giornalista novarese doc, con la passione per la montagna, è stato redattore, caporedattore e inviato speciale. La sua vocazione stava nella divulgazione scientifica.
Ha firmato articoli per le riviste di maggior risalto come “Scienza e Vita Nuova”, “Genius” e poi ancora ha collaborato con “Le Scienze” e infine con “Airone”.
Con passione e determinazione nel campo scientifico, ha raggiunto premi sia in Italia che all’estero. Tra le sue inchieste più famose quella sui papiri di duemila anni ritrovati nel Mar Morto. E, ancora, la Comunità Europea lo aveva incaricato di individuare i “villaggi ideali” in Europa e in Italia: ricerca che gli consentì la pubblicazione di un altro reportage formidabile.
Alla sua prematura scomparsa, è nata l’Associazione culturale “Piero Piazzano” fondata il 25 ottobre 2001.
Tra i fondatori, oltre al fratello Guido, un gruppo di giornalisti capeggiati da Alberto Toscano, che fa la spola fra Novara e Parigi dove è stato corrispondente per Il Giornale.
Obiettivo dell’Associazione: ricordare Piero con eventi che gli sarebbero piaciuti. Cioè con un convegno dal taglio scientifico – economico e il riconoscimento ad un giovane che sappia percorrere la strada professionale di Piero. (giornalistitalia.it)