ROMA – All’edizione 2019 del Premio Giustolisi vincono il giornalismo d’inchiesta e l’alta qualità dell’informazione. Dedicato alla memoria di Franco Giustolisi, uno dei più importanti giornalisti d’inchiesta italiani, di cui oggi ricorre il quinto anniversario della scomparsa, il riconoscimento, arrivato alla quinta edizione, ha toccato alcuni luoghi teatro di stragi nazifasciste tra il 1943 e il 1945 e oggetto delle inchieste di Franco Giustolisi: Sant’Anna di Stazzema (2015), Marzabotto (2016), Boves (2017), Capistello (2018), e nel 2019 Roccaraso.
La cerimonia di premiazione si svolgerà 13 gennaio 2020 a Roma, nella sala Koch del Senato.
Ecco i premi e i premiati: il Franco Giustolisi “Giustizia e verità” è stato assegnato a Federica Iezzi (Il Manifesto), per l’inchiesta su immigrazione da Somalia ai Balcani, ex aequo; a Lorenzo Cremonesi (Corriere della Sera), per “Sulle orme di Padre Dall’Oglio”, carta e video, ex aequo; a Giulio Mola (Quotidiano nazionale), per l’inchiesta “Sport malato”, menzione speciale. Il Premio speciale “Franco Giustolisi – Fuori dall’armadio –Senato” è stato attribuito a Valerio Cataldi (Rai 3-Tg3), per “Narcotica”.
Il Premio letterario è andato a: Paolo Berizzi, “Nazitalia” (Baldini e Castoldi); Benedetta Tobagi, “Piazza Fontana” (Einaudi), menzione speciale; Francesca Mannocchi, “Io Khaled vendo uomini e sono innocente” (Einaudi), menzione speciale.
Il Premio speciale della giuria è stato vinto dall’intera redazione del programma “Report” per il complesso delle inchieste trasmesse. Il Premio alla memoria è stato attribuito a Vittorio Nisticò e al giornale “l’Ora” con il libro “l’’Ora, edizione straordinaria”, Editore Regione siciliana. Il Premio radiofonia a Roberto Festa (Radio Popolare), “Diario americano”, menzione speciale.
«La fierezza di informare, l’orgoglio dell’autonomia, la coscienza di essere al servizio del cittadino nel rispetto della Costituzione. Questo e molto altro ci dice la quinta edizione del premio Franco Giustolisi, nella consapevolezza di camminare lungo la strada che, in solitudine, Franco imboccò quando volle dedicare il suo lavoro, la sua vita stessa, alla ricerca dei colpevoli delle stragi nazifasciste contro i civili», sottolinea Sandra Bonsanti, presidente del Premio.
«Il Comune di Roccaraso è orgoglioso di essere partner del Premio. Soprattutto in un momento come questo in cui la libertà di stampa deve essere uno strumento per trasmettere valori sociali e di solidarietà alle nuove generazioni», spiega Francesco Di Donato, sindaco di Roccaraso. (ansa)
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