ROMA – Sedici anni ben portati per il Premio Biagio Agnes che si prepara a questo suo nuovo compleanno con la consapevolezza di essere stato in tutti questi anni un «Premio ai valori del giornalismo, della comunicazione e dell’informazione, un riconoscimento all’impegno rigoroso e appassionato di percorsi diversi legati dallo sforzo di capire, analizzare e raccontare, con lo sguardo libero e lungimirante, il presente che stiamo attraversando».
La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 21 giugno, a Roma in Piazza del Campidoglio, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, e trasmessa, come sempre, su Rai 1 (condotta, come ormai da tradizione, da Mara Venier e Alberto Matano).
Il “Premio Biagio Agnes” – Premio Internazionale di Giornalismo e Informazione – ricorda Simona Agnes, figlia dello storico direttore generale della Rai e lei stessa oggi consigliere di amministrazione dell’azienda segnata dall’impegno e dalla storia di suo padre Biagio – «rappresenta un tradizionale appuntamento che lega il prestigio di celebri nomi del mondo dell’informazione e della comunicazione a un evento che vuole valorizzare e premiare la professione giornalistica in ogni suo aspetto».
Il Premio è promosso dalla Fondazione Biagio Agnes, in collaborazione con la Rai e in partnership con Confindustria, un premio che ormai è famoso in tutto il mondo anche per aver premiato in tutti questi anni giornalisti di grande tradizione e di grande profilo internazionale.
Il Premio nasce di fatto a Roma con la “Fondazione Biagio Agnes” costituita il 10 ottobre 2011 con l’obiettivo di «dare continuità ai valori che hanno ispirato la vita e il pensiero di Biagio Agnes, traducendoli in un impegno concreto attraverso la promozione di iniziative culturali finalizzate a ricordarne il profilo umano e professionale».
All’interno della programmazione e delle attività promosse dalla Fondazione, uno sguardo privilegiato è da sempre rivolto ai giovani, nel rispetto della sensibilità e dell’attenzione che Biagio Agnes riservava in particolare a tutti coloro che intraprendevano la professione giornalistica. Come ogni anno la Fondazione Biagio Agnes assegna infatti una Borsa di Studio al primo classificato in graduatoria della Scuola Superiore di Giornalismo dell’Università Luiss Guido Carli di Roma.
Ecco i vincitori del “Premio Biagio Agnes Edizione Anno 2024”.
– Premio Carta Stampata a Nello Scavo, reporter internazionale, cronista giudiziario e inviato speciale di Avvenire, e a Salvatore Merlo, giornalista parlamentare e vicedirettore de Il Foglio (“Passione per la verità, accuratezza, capacità di illuminare storie e angoli bui con equilibrio e competenza”);
– Premio Fiction a “Un professore” serie tv, Rai 1. Con Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi. Regia: Alessandro Casale, Alessandro D’Alatri; (“Un progetto che oltre al grande successo di ascolti e interazioni social, ha ispirato un confronto sui valori dell’insegnamento e i rapporti della scuola con il mondo esterno”);
– Premio Saggista e Scrittore a Giulio Leoni per il libro Mameli (“Un grande romanzo storico sull’Inno che fece l’Italia, racconto avvincente di un personaggio che la storia ha consegnato al mito”);
– Premio Giornalista Scrittore a Federico Rampini per il per il suo ultimo lavoro “La speranza africana”, una nuova narrazione contro gli stereotipi, da testimone in presa diretta, attraverso reportage di viaggio”);
– Premio Informazione Culturale a Francesco Perfetti, professore ordinario di Storia contemporanea, direttore della rivista Nuova Storia Contemporanea, nominato presidente della Giunta Storica Nazionale nel mese di ottobre 2023;
– Premio Divulgazione Scientifica a Barbara Carfagna, conduttrice Codice La vita è digitale, Rai 1; (“Esplorazione approfondita delle opportunità e delle incognite che i nuovi scenari aggiungono alle vite degli esseri umani. In quest’ottica l’attività del giornalista viene alimentata da nuovi percorsi e tendenze che ridefiniscono le logiche informative e favoriscono la creazione di strategie e contenuti di qualità”);
– Premio Generazione Digitale-Podcast a Justine Bellavita, Rcs MediaGroup, e a Mia Ceran, voce e contenuti del podcast The Essential, Will Media; (“Un racconto quotidiano in cinque minuti dell’attualità politica, economica e culturale”);
– Premio Documentari Culturali a Officina della Comunicazione, Società di produzione di contenuti multimediali in ambito documentaristico specializzata nell’area artistica, religiosa e storica;
– Premio Giovani Giornalisti a Francesco Bechis, classe 1995, cronista politico del quotidiano Il Messaggero.
Ma questo del 2024 è un anno davvero speciale per la Rai, che quest’anno festeggia i primi 100 anni della Radio, e i primi 70 della Televisione. Va quindi alla Rai il Premio Radio-Tv, perché «celebrare questo anniversario – spiega la giuria del Premio – significa attraversare la storia dell’Italia, grazie a una missione che si rinnova anno dopo anno, sfida dopo sfida: essere voce culturale autorevole, responsabile, plurale».
Secondo Premio della serata va all’Associazione della Stampa Estera, fondata nel 1912, oggi la più grande organizzazione di corrispondenti stranieri, nata per tutelarne gli interessi professionali e l’indipendenza perché «l’attenzione al racconto del Paese – per la Giuria del Premio, che è presieduta sin dalla sua nascita da Gianni Letta storico e indimenticato direttore responsabile del quotidiano Il Tempo – è rivolta anche all’assiduo lavoro quotidiano in diverse lingue, e con gli occhi di tutto il mondo».
La Giuria del Premio Biagio Agnes edizione 2024 è così composta: Gianni Letta (presidente), Giulio Anselmi, Alberto Barachini, Carlo Bartoli, Stefano Folli, Luciano Fontana, Luigi Gubitosi, Paolo Liguori, Pierluigi Magnaschi, Giuseppe Marra, Massimo Martinelli, Antonio Martusciello, Agnese Pini, Antonio Polito, Aurelio Regina, Danda Santini, Roberto Sergio, Marcello Sorgi, Fabio Tamburini e Mons. Dario Edoardo Viganò. (giornalistitalia.it)
Pino Nano