ROMA – Ancora quest’anno una festa solenne, domani sera in Campidoglio, per ricordare Biagio Agnes, uno dei padri della Radio Televisione Italiana, storico e mitico direttore generale della TV di Stato che fece della Rai una delle televisioni più influenti e più credibili d’Europa.
Ancora oggi, 13 anni dopo la sua morte, non c’è avvenimento televisivo o meeting internazionale dove la Rai non venga identificata con lui e con il suo nome. E questo Premio, targato Simona Agnes, che è sua figlia, non fa che ricordare quello che, nei fatti, è stato Biagio Agnes per la Rai, e quello che ne è poi seguito dopo di lui: intere generazioni di giornalisti e comunicatori che sono diventati a loro volta protagonisti di primo piano del mondo della televisione, del cinema, del giornalismo e della cultura italiana.
Il Premio – promosso dalla Fondazione Biagio Agnes, in collaborazione con la Rai e in partnership con Confindustria – rappresenta un tradizionale appuntamento che lega il prestigio di celebri nomi del mondo dell’informazione e della comunicazione a un evento – spiega la Fondazione – che vuole valorizzare e premiare la professione giornalistica in ogni suo aspetto.
La cerimonia di premiazione della XVI edizione si terrà a Roma domani sera, venerdì 21 giugno, in Piazza del Campidoglio, luogo unico per la sua bellezza e la sua storia e sarà trasmessa, come sempre, su Rai 1, condotta dalla coppia per eccellenza di Rai 1, Mara Venier e Alberto Matano. Sul prestigioso palco nel cuore della Capitale, i due amatissimi conduttori di Rai 1 accoglieranno rappresentanti delle istituzioni e grandi professionisti dell’informazione, dello spettacolo e della cultura, per una serata di approfondimenti, riflessioni ma anche di intrattenimento, danza e grande musica.
La giuria, presieduta da Gianni Letta, ha designato i premiati individuando i migliori professionisti che, in percorsi diversi – dalla carta stampata alla tv, dai nuovi linguaggi alla radio e alla letteratura – hanno compiuto lo sforzo di capire e analizzare il presente per poi raccontarlo con chiarezza ed equilibrio.
Nell’edizione 2024 il Premio Radio-Tv è stato assegnato alla Rai – Radiotelevisione Italiana, la più importante media-company italiana, che quest’anno festeggia una duplice ricorrenza, i 100 anni della Radio e i 70 della Televisione.
A ritirare il Premio sarà un grande Maestro di creatività e professionalità: Renzo Arbore, autore e conduttore di memorabili trasmissioni televisive e radiofoniche.
Riceveranno il Premio Carta Stampata il giornalista parlamentare e vicedirettore de Il Foglio, Salvatore Merlo e l’inviato speciale di Avvenire, Nello Scavo.
Per il suo ultimo reportage di viaggio dal titolo “La speranza africana” Federico Rampini vince il Premio Giornalista Scrittore, mentre Officina della Comunicazione si aggiudica il Premio Documentari Culturali.
Il Premio Giovani Giornalisti sarà, invece, consegnato a Francesco Bechis, classe 1995, cronista politico del quotidiano Il Messaggero.
Fondata nel 1912, l’Associazione della Stampa Estera in Italia che da più di un secolo contribuisce a raccontare l’Italia nel mondo, si aggiudica il Premio Stampa Estera che sarà ritirato da Maarten Van Aalderen e Esma Çakir.
Il Premio Divulgazione Scientifica va a Barbara Carfagna, conduttrice del programma di Rai 1 “Codice La vita è digitale”, mentre il Premio Generazione Digitale – Podcast sarà consegnato a Justine Bellavita, web editor, social media e digital director delle testate periodiche femminili di Rcs MediaGroup e a Mia Ceran per il podcast di Will Media “The Essential”, un racconto quotidiano in cinque minuti dell’attualità politica, economica e culturale.
Alla serie “Un professore”, andata in onda su Rai 1, è stato assegnato il Premio Fiction: a ritirare il riconoscimento i due protagonisti, Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi, attori molto apprezzati tra il pubblico di tutte le età, che hanno saputo veicolare con la loro interpretazione i tanti valori positivi della serie, pensata appositamente per le giovani generazioni.
Lo storico Francesco Perfetti, professore ordinario di Storia contemporanea, presidente della Giunta Storica Nazionale, riceverà il Premio Informazione Culturale, mentre allo scrittore Giulio Leoni va il Premio Saggista e Scrittore per il libro: “Mameli. Un grande romanzo storico sull’Inno che fece l’Italia”.
Come da tradizione, verrà assegnata una Borsa di studio al primo classificato in graduatoria della Scuola Superiore di Giornalismo dell’Università Luiss di Roma. La Giuria era composta da: Gianni Letta (Presidente), Giulio Anselmi, Alberto Barachini, Carlo Bartoli, Stefano Folli, Luciano Fontana, Luigi Gubitosi, Paolo Liguori, Pierluigi Magnaschi, Giuseppe Marra, Massimo Martinelli, Antonio Martusciello, Agnese Pini, Antonio Polito, Aurelio Regina, Danda Santini, Roberto Sergio, Marcello Sorgi, Fabio Tamburini, mons. Dario Edoardo Viganò.
Per chi conosce la manifestazione, per averla già vissuta in passato, sa benissimo che ancora una volta al Campidoglio andrà in scena una grande festa della Rai. (giornalistitalia.it)
Pino Nano