Da maggioranza e opposizione sì alla necessità di riprendere subito il confronto sindacale

Precari Rai: la Vigilanza appoggia Unirai Figec Cisal

ROMA – Unirai Figec Cisal richiama l’attenzione sul tema della regolarizzazione di tutti i giornalisti che operano, a partita iva, nei programmi Rai, e la Commissione di Vigilanza risponde immediatamente all’appello del nuovo sindacato che ha organizzato per mercoledì 16 ottobre, alle ore 11 davanti alla sede di Viale Mazzini, un presidio per chiedere la riapertura delle trattative, riconoscere il contratto che i colleghi meritano dopo anni di attese e promesse e, allo stesso tempo, garantire il giusto contratto a chi, da dipendente, svolge attività giornalistica da professionista.

Francesco Palese

Dopo la convocazione della manifestazione da parte del Direttivo di Unirai Figec Cisal, il segretario Francesco Palese ha, infatti, scritto alla Commissione di Vigilanza esprimendo «apprezzamento per le iniziative che si stanno promuovendo in merito alla non più rinviabile riforma che impone alla Rai del futuro di adeguarsi ai parametri ispirati dalle istituzioni europee, ma nel contempo per ribadire che «bisogna affrontare, dando risposte immediate, le urgenze della Rai di oggi»
«Tutti questi colleghi – ricorda Palese – aspettano da quattro anni la riapertura delle trattative per la loro assunzione prefigurata negli accordi relativi alla prima fase del cosiddetto “giusto contratto” che ha portato a sanare la posizione di oltre 200 persone a partire dal luglio 2020. In questi anni nulla è stato fatto, per cui si può immaginare il sentimento di sfiducia diffuso tra i colleghi che si vedono negare un loro diritto. Tutto ciò considerando anche che chi si sostiene con il denaro pubblico non può e non deve sfruttare forme irregolari di lavoro».
Rammentando che «in assenza di queste risposte molti colleghi hanno intrapreso la strada delle iniziative legali contro l’azienda», il segretario di Unirai Figec Cisal evidenzia che «se queste risposte continueranno a non arrivare il contenzioso non potrà che aumentare con delle ripercussioni non trascurabili anche a livello di bilancio aziendale».
Secondo il dipartimento “Liberi Giornalisti Rai” della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione federata Cisal «la strada da percorrere non può essere che quella della ripresa di un confronto sindacale in grado di individuare le giuste soluzioni. Come abbiamo ribadito in tutte le sedi, a partire dalla nostra presentazione e in numerosi interventi pubblici, questo tema rappresenta la principale emergenza».

Barbara Floridia (M5S)

Immediata la risposta dalla Commissione di Vigilanza sia dalla maggioranza che dall’opposizione. A cominciare dal presidente Barbara Floridia (M5S): «Gentile Segretario Unirai – Figec Cisal, nel ringraziarla per la sua lettera del 9 ottobre 2024, destinata alla sottoscritta e a tutti i membri della Commissione che presiedo, rappresento la piena condivisione dell’urgenza da lei manifestata, concernente la necessità di affrontare in modo adeguato la tematica del precariato dei giornalisti all’interno dell’azienda concessionaria del servizio pubblico. La mancanza di stabilità, anche economica, incide profondamente sul giornalismo professionale e pregiudica l’informazione di qualità parimenti, se non addirittura maggiormente, delle altre influenze e pressioni cui è sottoposta quotidianamente la libertà di stampa attraverso le aggressioni fisiche o verbali, le leggi bavaglio, le querele temerarie, le censure.

Roberto Rosso (Forza Italia)

Ritengo, dunque, doverosa, anche alla luce del recente completamento dell’iter di rinnovo del cda, la ripresa del confronto sindacale interno all’azienda, precedentemente avviato da altre rappresentanze sindacali, per l’assunzione di decisioni volte a fronteggiare il precariato attualmente in essere, manifestando sin d’ora l’interesse della sottoscritta alla promozione del coinvolgimento della Commissione di Vigilanza e Indirizzo per ogni approfondimento utile».
Sulla stessa linea il capogruppo di Forza Italia in Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rosso: «Condividiamo la sollecitazione del segretario generale Unirai, Francesco Palese, affinché sia affrontata la questione della regolarizzazione dei giornalisti che lavorano nel servizio pubblico televisivo, inquadrati con contratti a partita Iva.

Raffaele Nevi (Forza Italia)

Nello stesso tempo, è necessario riconoscere il giusto contratto a tutti i giornalisti professionisti impegnati in Rai. È, dunque, auspicabile la riapertura del confronto sindacale per arrivare alla soluzione migliore in grado di valorizzare le professionalità interne all’azienda che sono patrimonio fondamentale della libera informazione».
E con lui anche l’on. Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia e portavoce del partito: «Condividiamo l’appello di Unirai Figec Cisal che sollecita l’assunzione dei giornalisti che operano da anni nei programmi Rai, a partita Iva, ma che ancora non sono stati stabilizzati con un regolare contratto di assunzione. È giunto il tempo che la Rai si occupi di questi professionisti, dando loro certezze e prospettive.

Maurizio Lupi (Noi Moderati)

Mi auguro che possa avviarsi quanto prima un proficuo confronto tra sindacati e azienda per arrivare nel più breve tempo possibile ad una soluzione».
L’on. Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati e commissario in Commissione di Vigilanza, dal canto suo, nel ricordare che «molti giornalisti lavorano da anni a partita Iva in Rai, anche con ruoli importanti», afferma: «Condividiamo la loro richiesta, espressa anche dal sindacato Unirai, di essere stabilizzati. Auspichiamo l’apertura in tempi brevi di un tavolo tra l’azienda e i sindacati per dare una risposta alle legittime istanze di questi professionisti».

Dafne Musolino (Italia Viva)

Anche la senatrice Dafne Musolino (Italia Viva), componente della Commissione di Vigilanza Rai, approva l’iniziativa Unirai Figec Cisal: «Trovo giusta la richiesta del sindacato Unirai, sulla stabilizzazione dei giornalisti precari storici dell’azienda. Si tratta di professionisti che da anni collaborano con le testate della Tv pubblica con contratti a partita Iva. L’appello all’azienda ad aprire un confronto con le sigle sindacali per arrivare all’assunzione di questi lavoratori con un contratto regolare non può che trovarmi concorde, anche per il miglioramento della qualità del servizio pubblico». (giornalistitalia.it)

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