NEW YORK (Usa) – La rivista americana Playboy ha disattivato il suo account Facebook a causa dello scandalo sull’uso illegale dei dati rubati dalla società Cambridge Analytica. Ad annunciarlo su Twitter è stato il suo capo creativo, Cooper Hefner, figlio del fondatore della storica rivista, Hugh Hefner.
«Le linee guida sui contenuti di Facebook e i loro indirizzi aziendali continuano a contraddire i nostri valori. Abbiamo cercato di adattare il nostro tono di voce alla piattaforma, la quale però per noi continua ad essere sessualmente repressiva», ha scritto Hefner, in riferimento alle censure sistematiche che il social network opera su immagini di nudo o contenuti sessualmente espliciti.
«Aver appreso della recente ingerenza in un’elezione libera degli Stati Uniti dimostra ulteriormente un’altra preoccupazione su come gestiscono i dati degli utenti, 25 milioni dei quali sono fan di Playboy, chiarendo di conseguenza che dobbiamo lasciare la piattaforma».
Dopo il polverone sul Datagate, su Twitter ha preso sempre più piede il movimento #deletefacebook al quale stanno aderendo diversi utenti. Diverse aziende hanno già abbandonato il social network. La scorsa settimana il capo del produttore di auto elettroniche Tesla e SpaceX, il miliardario della tecnologia Elon Musk, ha deciso di rimuovere le pagine Facebook ufficiali delle sue aziende. (adnkronos)
Per la rivista Usa il social è “sessualmente repressivo” e non garantisce la privacy